Le iniziative della settimana hanno motivato i volontari ad aumentare la loro azione e coinvolgere le persone. E’ stato toccante, in una delle iniziative che sono state fatte in settimana, sentire un padre che nel complimentarsi per le attività di prevenzione ha voluto esternare la propria esperienza: “mio figlio ha iniziato a usare droga per gioco, qualche spinello che gli sembrava non lo portasse a nulla di tragico, ma poi non ha capito cosa succedeva e il gioco è diventato tragedia. Negli anni di tossicodipendenza abbiamo sperimentato situazioni che non avremmo mai sognato di vivere: mio figlio rubava in casa, era violento, è perfino arrivato a mettere le mani addosso a sua madre, abbiamo dovuto allontanarlo e ci sono voluti anni perché tornasse più normale. Bisogna far conoscere a tutti che cosa provochi realmente la droga”.
I volontari, ispirati dalle parole di L. Ron Hubbard che disse “le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere”, portano avanti le iniziative di prevenzione come se le storie di cui sentono parlare le avessero vissute sulla propria pelle. L’unica cosa che conta è promuovere una cultura di libertà dalla droga perché una via certa perché ci sia più tutela della salute e soprattutto si possa pensare a un futuro fatto di maggior razionalità.