Presentazione dello studio politiche per i cambiamenti climatici e sviluppo dei piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima per i comuni della Ras
Nuove emergenze dell’attualità – la guerra russo-ucraina e la pandemia – non hanno messo insecondo piano la centralità e l’urgenza della questione ambientale. Basterebbe pensare ai 17
obiettivi dell’Agenda 2030, e non solo al tredicesimo che più esplicitamente richiama i temi del
cambiamento climatico e dell’inquinamento, per ricordare quanto quella ambientale e dello
sviluppo sostenibile continui a essere la grande priorità della politica mondiale. Dalle Istituzioni –
Onu, Ue, in particolare – giungono sollecitazioni perché si dia concretezza a impegni che chiamano
in causa il senso di responsabilità e la capacità di intervento anche dei centri decisionali più
periferici. Su questa urgenza l’Istituto Eurispes ha prodotto uno studio che vuole porsi come uno
strumento pratico e sintetico per orientare la Regione Autonoma della Sardegna e le diverse
Amministrazioni comunali dell’Isola nel processo di adesione al Patto dei Sindaci per l’Energia e il
Clima e, di conseguenza, alla stesura del PAESC, acronimo che vale per Piano d’Azione per
l’Energia Sostenibile e il Clima. Questo deve essere conforme alle indicazioni contenute nelle Linee
Guida Europee definite dal Covenant of Mayors Office e da altre Istituzioni come il Centro di Ricerca
di Ispra, l’IE (Istituto per l’Energia) e lo IES (Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità).̀
I risultati dello studio, intitolato “Politiche per i Cambiamenti Climatici e Sviluppo dei Piani
d’azione per l’Energia Sostenibile e il Clima per i Comuni della RAS”, sono stati presentati
questa mattina, 1° aprile 2022, nel corso di un webinar. Oltre al Presidente dell’Eurispes, Gian
Maria Fara, che ha introdotto i lavori, hanno partecipato all’evento gli Assessori regionali Andrea
Biancareddu (Pubblica Istruzione e Beni Culturali), Giuseppe Fasolino (Programmazione e
Bilancio), Gianni Lampis (Difesa dell’Ambiente), il Sindaco di Tempio Pausania, Gianni Addis, il
Responsabile Ricerca e Innovazione del Centro Regionale di Programmazione, Fabio Tore, il
Presidente del Comitato Scientifico sede regionale dell’Eurispes, Fausto Fadda, e l’esperto in
gestione dell’Energia e del Patto dei Sindaci, Giuseppe Maffeis. Ha coordinato l’incontro online il
Direttore della Sede Regionale dell’Eurispes, Gerolamo Balata.
Il Patto dei Sindaci è stato lanciato nel 2008 in Europa con l’ambizione di riunire i governi locali,
impegnati su base volontaria, per raggiungere e superare gli obiettivi comunitari sul clima ed
energia. I Comuni firmatari si impegnano a sostenere l’attuazione dell’obiettivo comunitario di
riduzione del 40% delle proprie emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, e l’adozione di un
approccio comune per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Dallo scorso anno, i firmatari del Patto hanno condiviso una visione per il 2050, l’obiettivo della
cosiddetta neutralità climatica, volta ad accelerare la decarbonizzazione dei loro territori, rafforzare
la capacità di adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico e consentendo ai loro
cittadini di accedere a un’energia sicura, sostenibile e accessibile.
Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti pratici, i firmatari del Patto si
impegnano a presentare, entro due anni dalla data della decisione del Consiglio Comunale Locale,
un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) che indichi le azioni chiave che
intendono intraprendere.
A novembre 2021, il numero dei firmatari del Patto in Europa è di 10.036 Comuni, e il dato italiano
arriva a 4.890 unità. Per quanto riguarda la Sardegna sono circa 164 i firmatari ma non è stato
individuato alcun ente di supporto e dei 5 enti coordinatori nessuno risulta attivo.
La ricerca, realizzata dall’Eurispes grazie al contributo dell’Assessorato Regionale alla
Programmazione e Bilancio della Regione Sardegna, è uno studio sulle politiche per i
cambiamenti climatici e lo sviluppo dei piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima, che vede
come destinatari i 377 Comuni dell’Isola, di cui 350 circa al di sotto dei 10.000 abitanti, chiamati
ad avere tutti, nonostante le piccole dimensioni, un indispensabile ruolo attivo e di rilievo nella
costruzione del PAESC. Lo studio intende anche fornire indicazioni ed elementi per orientare
positivamente le scelte e le azioni degli Enti locali che si trovano a dover affrontare una materia
complessa. Lo studio conferma anche la necessità, viste le dimensioni delle realtà urbane dell’Isola,
di favorire il raggruppamento, per aree omogenee, delle piccole realtà territoriali per raggiungere gli
obiettivi fissati dall’Unione europea per il 2050. Questa indicazione in particolare dovrà essere
sviluppata in un’ottica di rete e di potenziamento delle possibilità dei singoli territori attraverso
meccanismi simili a quelli consortili o delle reti di impresa.