SLALA, PER IL RETROPORTO DI ALESSANDRIA SUBITO RISPOSTE SU TEMPI E SISTEMA
“Per il progetto retroportuale del Basso Piemonte, dopo la riunione degli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest, è indispensabile in tempi brevi fornire risposte ai veri interrogativi che non sono e non possono essere ancora quelli di gestione specifica di ogni singolo impianto, ma che riguardano la progettazione complessiva di un sistema logistico che deve essere aperto a tutti gli operatori, in primis quelli terminalisti, e che deve trovare nelle economie di scala connesse al decongestionamento di terminal, varchi portuali, autostrade la quadratura economica per diventare il polmone dei porti, ma specialmente parte integrante di quel sistema di connessioni fra porti liguri e hinterland industriale e produttivo del Nord Ovest, che sino a oggi è clamorosamente mancato”.Secondo Cesare Rossini, Presidente di Slala, proprio la Fondazione è in grado oggi di agevolare i compiti del commissario straordinario al Terzo Valico, Calogero Maugeri, nominato per accelerare lo sviluppo di questo progetto, fornendogli tutto il back-up storico (compresi gli errori commessi) e le soluzioni già elaborate per centrare il risultato, incluse le collaborazioni con soggetti privati che si stanno occupando sia dell’ipotesi di un collegamento di camion shuttle nelle ore notturne, sia dell’utilizzo funzionale di linee come quelle di Ovada, che non rappresentano certo il top dei convogli da 750 metri, ma che sono in grado di contribuire fattivamente al raggiungimento di un risultato strategicamente determinante:
decongestionare i porti, consentire loro di diventare efficienti spostando merci e container in aree che consentano di operare a condizioni logisticamente convenienti e di servire un’area sempre più estesa incluse quelle oltre confine, che ormai da anni sono off limits per Genova e Savona.
Secondo Slala è quindi il momento di tracciare un piano di priorità basato su fatti concreti e previsioni realistiche relative ai tempi di completamento del centro smistamento di Alessandria, alla implementazione delle zone logistiche semplificate, alle connessioni fra le differenti aree retroportuali.
“E su questo Slala – conclude Rossini – è in grado di mettere in campo da subito quel bagaglio di expertise in grado anche di attrarre interessi diversificati alla gestione, nel momento in cui saranno chiari, tempi, costi e funzionamento di queste strutture.”
Secondo il presidente di Slala, dopo le doverose dichiarazioni di impegno delle Istituzioni è oggi il momento di tracciare un Pert delle opere, fissarne i tempi di realizzazione e ipotizzare quindi le soluzioni operative, e a seguire, gli interessi alla realizzazione di strutture pubbliche in grado di operare come private, ma nell’interesse di tutta la comunità logistica e produttiva della seconda area industriale più importante d’Europa.
“Sapendo che –
afferma Rossini – questa è davvero l’ultima occasione per porre a regime tutte le forze attive ottenendo anche risposte sulle reali tempistiche del Terzo Valico e delle linee per Milano.
Terzo Valico che scopriamo dai media essere slittato in un assordante silenzio al 2026”.
Alessandria, 28 aprile 2022