Oggi ‘O Sole Mio scritta ad Odessa, a Somma Vesuviana contro la guerra. L’hanno cantata gli studenti della Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa”
La canzone classica napoletana ambasciatrice di pace, attraverso un progetto scolastico multidisciplinare : disegno, musica, lettura ma tanto ascolto!
Rosa Liguoro (Dirigente della Scuola Media Statale San Giovanni Bosco – Summa Villa) : “‘O Sole Mio venne scritta a Odessa da Edoardo Di Capua e Giovanni Capurro. L’hanno cantata i nostri studenti contro la guerra”.
Salvatore Di Sarno (Sindaco di Somma Vesuviana) : “I ragazzi vogliono stare bene, vogliono la pace per confrontarsi, dialogare con i ragazzi ucraini e non vogliono che lo si faccia con i fucili ma con la musica, con l’arte, la cultura”.
“I ragazzi hanno cantato ‘O Sole Mio contro la guerra. ‘O Sole Mio venne scritta proprio a Odessa da Edoardo Di Capua e Giovanni Capurro a fine XIX. Dinanzi a queste immagini e alle notizie di centinaia di bambini uccisi, sono proprio i ragazzi a dire di no alla guerra a farlo attraverso la musica. Il progetto nasce dai docenti perché musica, lettura, poesia, arte visiva, possono esprimere l’unitarietà del sapere e nello stesso momento valorizzano tutte le esigenze degli alunni in questo contesto pandemico. Attraverso la lettura, il disegno, la musica abbiamo affrontato temi della pace e della libertà”. Lo ha dichiarato Rosa Liguoro, Dirigente della Scuola Media Statale “San Giovanni Bosco – Summa Villa” di Somma Vesuviana.
E oggi tanti ragazzi della scuola hanno cantato, disegnato, letto contro la guerra! Proprio la scuola media ha qualche giorno fa accolto alcuni ragazzi provenienti dalle zone di guerra.
“La scuola media di Somma Vesuviana ha riunito tutti i suoi studenti del plesso di Santa Maria del Pozzo per dire no alla guerra e a tutte le violenze, alle fosse comuni che si stanno vedendo in questi minuti in Ucraina. I ragazzi vogliono stare bene, vogliono la pace per confrontarsi, dialogare con i ragazzi ucraini e non vogliono che lo si faccia con i fucili ma con la musica, con l’arte, la cultura. Somma ha dato una grande risposta anche nell’accoglienza nelle famiglie. Non registriamo fatti negativi, non c’è sfruttamento. Il servizio di riconoscimento sta funzionando bene e c’è un’immensa voglia di aiutare i cittadini che stanno scappando dalla guerra”.