Tre pappagalli sequestrati in un negozio dalle guardie zoofile dell’Oipa di Roma
Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione in condizioni incompatibili con la natura degli animali e per detenzione illegale di specie protette dalla Convenzione di Washington.
Tre pappagalli costretti a vivere in una situazione di degrado e senza documentazione sono stati sequestrati in un’attività commerciale dei Castelli Romani dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Roma e provincia. Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione in condizioni incompatibili con la natura degli animali e per detenzione illegale di specie protette dalla Convenzione di Washington, la Convenzione Cites, reati per i quali è previsto l’arresto fino a un anno e un’ammenda fino a 200 mila euro, oltre alla confisca degli animali.
«I tre uccelli, un Amazona amazonica, un Amazona aestiva e un Parrocchetto monaco, specie protette, erano detenuti in piccole gabbie molto sporche e di dimensioni molto al di sotto di quanto previsto dalla legge, e avevano a disposizione pochi semi sul fondo della gabbia inevitabilmente mescolati alle loro deiezioni», spiega Claudio Locuratolo, coordinatore delle guardie zoofile dell’Oipa capitolina. «Abbiamo trasferito i tre uccelli in strutture di ricovero della fauna selvatica: il Parrocchetto monaco è stato affidato al Centro recupero fauna selvatica di Roma, mentre gli Amazzoni sono ospitati dall’associazione Vita da Pappagalli Odv».