Vallascas (Alt): Contrastare subito caro gasolio, a rischio settori strategici e collegamenti
Vallascas (Alt):
Cagliari, 6 apr. – “Il caro gasolio rischia di compromettere, non solo alcuni settori strategici dell’economia del Paese, ma soprattutto alcuni servizi essenziali come i collegamenti marittimi con le isole.
Un danno insostenibile per una regione come la Sardegna che dalla crisi energetica rischia di essere doppiamente penalizzata”.
Lo afferma Andrea Vallascas, deputato di Alternativa, che ha presentato un’interpellanza ai ministri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica in merito all’aumento dei prezzi di gasolio e prodotti petroliferi raffinati che colpiscono settori determinanti per l’economia e le attività produttive italiane, come trasporti, industria e agricoltura.
“Il conflitto Russia-Ucraina – spiega Vallascas – ha accentuato la crisi dei prodotti petroliferi raffinati causata dall’offerta insufficiente a soddisfare una domanda che è tornata ai livelli pre-Covid.
Questo ha portato, dall’inizio delle ostilità, a rincari da due a tre volte il prezzo medio registrato negli ultimi cinque anni“.
“Una situazione insostenibile – prosegue – per una regione come la Sardegna che in questo modo verrebbe penalizzata su più fronti.
Gli aumenti nell’isola rischiano, infatti, non solo di danneggiare imprese e consumatori, ma di compromettere il sistema dei trasporti e i collegamenti marittimi.
E le prime conseguenze si sono già fatte sentire con le nuove tariffe d‘imbarco dei camion.
Così, se a livello nazionale gli aumenti del gasolio determineranno un incremento medio dei costi vivi per singolo camion di 12-13 mila euro, per gli autotrasportatori sardi l’impatto sarà aggravato dal rincaro delle tariffe“.
“Tutto questo – aggiunge l’esponente di Alternativa – rischia di avere conseguenzegravi sul tessuto produttivo della regione e su alcuni settori particolarmente sensibili alle variazione del costo dei trasporti come il turismo”.
“Al Governo – conclude Vallascas –vengono richiesti interventi urgenti percontrastare i rincari eccessivi del gasolio anche attraverso misure più incisivesullacomponente fiscale che, tra accise e Iva, è arrivata a incidere nelle scorse settimane per oltre il 51 per cento sul prezzo finale”.