Artisti del calibro di: Luciano D’Inverno, Luciano Ferrara, Angelo Marra, Enzo Palumbo e Luigi Vaccaro.
Fatou Dako Presidente di Hamef Aps: “Io sono nata nella sottprefettura di Ouaragahio, in Costa D’Avorio. Giunta in Italia sono riuscita a realizzarmi. Ho fondato Hamef e sono ora felice di poter aiutare il mio territorio d’origine dall’Italia! In Costa D’Avorio c’è una grave negazione di un diritto fondamentale della persona in Costa D’Avorio, il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e non ha accesso alle cure primarie. A Ouaragahio, il primo soccorso è indegno di tale nome. I medici sono costretti ad adoperare attrezzi usurati. Qui vengono curate persone e salvate vite, vi nascono bambini. Il centro serve ben 16 villaggi; l’ospedale più vicino dista 14 Km, a Gagnoua, per raggiungerlo si percorrono con mezzi di fortuna, strade sterrate, spesso allagate. Ora grazie a questi 5 artisti riusciremo a realizzare quanto è necessario per cercare di migliorare i servizi”.
Nunzia Ragosta (Presidente Rotary Club di Ottaviano): “Cinque, grandi, artisti offrono per fini umanitari le proprie opere, in cui si riflette su ambiente deturpato e diritti umani violati. Una riflessione profonda sulla valorizzazione anche del patrimonio ambientale e sulla distribuzione delle risorse a tutela dei diritti di tutti. La mostra, inaugurata oggi, rientra nel progetto Rotary “Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra!“.
“Io sono nata in Costa D’Avorio, nella sottoprefettura di Quaragahio. Arrivata in Italia mi sono realizzata, ho fondato Hamef e sono ben felice ora di aiutare dall’Italia il mio territorio d’origine. Il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà e non ha accesso alle cure primarie: nella sottoprefettura di Ouaragahio, a 315 Km dalla capitale, esiste un punto di primo soccorso, indegno di tale nome, con strutture fatiscenti, locali allagati e umidi, privi dei requisiti minimi di agibilità; assenti i servizi igienici; i medici sono costretti ad adoperare attrezzi usurati. Qui vengono curate persone e salvate vite, vi nascono bambini.
Il centro serve ben 16 villaggi; l’ospedale più vicino dista 14 Km, a Gagnoua, per raggiungerlo si percorrono con mezzi di fortuna, strade sterrate, spesso allagate. Ben 5, grandi artisti, da domani esporranno le loro opere per aiutare questi popoli
Chiediamo che il Mondo si ponga per davvero il tema della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti e della solidarietà. Da oggi a Napoli, ben 5 grandi artisti del calibro di Luciano D’Inverno, Luciano Ferrara, Angelo Marra, Enzo Palumbo e Luigi Vaccaro hanno inaugurato la mostra : “5 artisti per Ouaragahio” esponendo così i propri lavori al Museo Diocesano di Napoli”. Lo ha affermato Fatou Dako Presidente di Hamef Aps.
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Inaugurata, dunque al Museo Diocesano di Napoli, presso il meraviglioso complesso monumentale Donnaregina, la mostra : “5 artisti per Ouaragahio”.
L’iniziativa è promossa dai Rotary club Ottaviano, Posillipo e Torre del Greco-Comuni vesuviani, e si inserisce in un progetto del Rotary International sulla sostenibilità ambientale e la formazione di una sensibilità ‘green’.
“Il progetto nell’ambito del quale è inserita la mostra inaugurata oggi al Museo Diocesano di Napoli si chiama: “Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra!”. L’orma del passo che ogni individuo compie sulla terra lascia un segno indelebile che, se non ben misurato, può avere una potenza distruttiva. Il progresso raggiunto, attraverso lo sfruttamento inconsapevole delle risorse, sta conducendo alla distruzione del pianeta.
I cinque artisti offrono per fini umanitari le proprie opere, in cui si riflette su ambiente deturpato e diritti umani violati. Una riflessione profonda sulla valorizzazione anche del patrimonio ambientale e sulla distribuzione delle risorse a tutela dei diritti di tutti. Al termine dell’esposizione i lavori saranno venduti e il ricavato devoluto per realizzare strutture igienico-sanitarie a Ouragahio. Andremo a creare infrastrutture – ha dichiarato Nunzia Ragosta, Presidente del Rotary Club di Ottaviano – che mancano e lo faremo con la creatività dell’arte che si mette a disposizione del prossimo.
Il Rotary Club Ottaviano, in Campania, ha avviato, in sinergia con altri club del distretto 2101, un’azione a supporto della Sostenibilità ambientale. L’orma del passo che ogni individuo compie sulla terra lascia un segno indelebile che, se non ben misurato, può avere una potenza distruttiva. Il progresso raggiunto, attraverso lo sfruttamento inconsapevole delle risorse, sta conducendo alla distruzione del pianeta.