Arriva un laboratorio dedicato alla festa del redentore
Nuoro, al via le lezioni del laboratorio “una limba in caminu” dedicato anche al vestiario tradizionale.
Arriva il laboratorio dedicato alla festa del redentore in cui hanno preso il via le lezioni del laboratorio culturale in lingua sarda “Una limba in caminu” promosso dal Comune di Nuoro attraverso l’Ufficio della lingua sarda finanziato dalla Regione e curato dal settore Cultura e turismo. Il tema è incentrato sulla festa del Redentore e sul vestiario tradizionale.La prima giornata di studio, tenuta lunedì, è stata dedicata alle caratteristiche peculiari del vestiario femminile osilese illustrate dal docente Gavino Farina, studioso del gruppo folk Tuffudesu di Osilo, che è partito dalla descrizione del famoso orbace locale, noto in tutta la Sardegna sia per la sua compattezza che per la finezza. Lo studioso ha donato ai presenti aneddoti e curiosità sulla funzione e sui materiali e ricami utilizzati in tutti i capi di abbigliamento. Farina ha svolto la lezione utilizzando la parlata osilese, interagendo con il pubblico nuorese, olianese, bittese, ogliastrino. Tra gli iscritti anche una partecipante di origini friulane particolarmente interessata alla conoscenza del vestiario tradizionale sardo.
Il laboratorio, della durata di 60 ore e tenuto in lingua sarda, è stato ideato con l’obiettivo di valorizzare gli abiti e i monili presenti durante la sfilata del Redentore e di diffondere la conoscenza dei nomi dei capi di abbigliamento dei centri più significativi nell’idioma locale, le tecniche di lavorazione, i nomi delle stoffe e la loro provenienza.
Le finalità specifiche sono la conoscenza, valorizzazione, promozione e utilizzo della lingua sarda; il suo insegnamento attraverso un percorso semplice e di facile apprendimento; la conoscenza delle proprie radici culturali, delle risorse del territorio, della cultura di appartenenza e in particolare della festa del Redentore e il vestiario tradizionale sardo.
È articolato in lezioni riguardanti la storia e l’organizzazione dell’evento del Redentore; lezioni frontali curate da 5 esperti del vestiario tradizionale sardo provenienti dai centri urbani che negli anni hanno scritto la storia della Festa del Redentore e che metteranno a disposizione dei partecipanti il loro sapere frutto di ricerche effettuate in questo campo; lezioni pratiche in cui i partecipanti dovranno rielaborare le informazioni e nozioni apprese durante le lezioni dei 5 esperti per mettere assieme i testi e i contenuti che andranno a costituire la resa finale del progetto, ovvero la creazione di una pubblicazione che raccoglierà il materiale fotografico, linguistico, tecnico e scientifico prodotto durante il laboratorio.
Lo studio terminerà con la realizzazione di una pubblicazione che sarà presentata in occasione della Festa del Redentore.