A giorni, arriverà il disco verde da parte della Commissione europea, al Decreto firmato il 25 Marzo dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
Si procederà alla pubblicazione del relativo bando del PNRR per il finanziamento di impianti fotovoltaici da realizzare sui tetti delle aziende agricole e zootecniche.
Il Bando nazionale, prevede contributi a fondo perduto per 1,5 miliardi di euro.
Afferma il Presidente del Centro Studi Agricoli Tore Piana: “Da questo Decreto, se le regole non vengono modificate, le aziende agricole della Sardegna saranno fortemente penalizzate ed alcune completamente escluse. Il Decreto prevede che le aziende agricole non potranno installare sui tetti delle aziende agricole una capacità superiore, espressa in KWP , al consumo medio dell’ultimo anno e si escludono tutte le aziende con meno di 6 KWp. In pratica un’azienda di allevamento di Ovi Caprini da 300 capi, che consuma 15 KW e possiede stalle per 300 mq, potrà avere un contributo solamente per 90 Mq, considerando che per produrre 1 Kw occorrono circa 6 Mq di pannelli foto voltaici. Una assurdità che non trova nessuna giustificazione.”
Mentre le grandi aziende , come quelle della trasformazione, potranno montare molto più del fabbisogno. “In questi mesi ci si riempie la bocca di paroloni e proclami sull’indipendenza energetica del nostro paese”, continua Tore Piana.
Perché solo poco più di 500 milioni dei 1500 messi a disposizione, saranno destinati agli impianti per la produzione di energie rinnovabili?
Oggi bisogna consentire alle aziende agricole di produrre energia sostenibili senza il consumo del suo agricolo. Bisogna permettere di produrre sino al massimo consentito alle aziende agricole, cioè 200 Kw.
Leggi anche: Coldiretti Sardegna: liquidità immediata per le aziende agricoleE continua: “Si permetterà, secondo l’ultimo Decreto Energia, di occupare migliaia di Ettari di terreno agricolo produttivo. Per l’Agri voltaico con strutture fisse di altezza di metri 3,5/4. Il Parlamento nei giorni scorsi ha abolito il limite del 10% della superficie aziendale, da destinare a Agri Voltaico e per far affari alle grandi aziende energetiche che stanno facendo incetta indiscriminata di terreni agricoli.”
E continua: “La possibile esclusione delle piccole e medie aziende Sarde, avverrà in modo subdolo e a monte. Le stesse non avranno nessun interesse a partecipare se si inseriscono forti limitazioni alle aziende agricole primarie. Cioè quelle che veramente producono le materie prime per i prodotti alimentari, a tutto vantaggio di quelle che hanno linee di trasformazione, che in larga parte, si trovano nel Centro – Nord.”
Per il Presidente del CSA Tore Piana “siamo ancora in tempo perché il Presidente della Regione Solinas. L’Assessora all’Agricoltura Murgia, battano un colpo, diano qualche segnale di attenzione e di presenza politica. Chiedano che il bando venga corretto. Altrimenti non potremmo che prendere atto della loro complicità. Il tutto a danno delle imprese agricole Sarde.”
Leggi le statistiche RAS: http://dati.regione.sardegna.it/organization/b861bf88-5387-459c-be5d-0699fe721f72?groups=agricoltura-pesca-silvicoltura