In un comunicato congiunto, Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, e Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna affermano la loro contrarietà alla privatizzazione degli aeroporti sardi.
“Abbiamo letto con attenzione le interviste rilasciate dai colleghi ed amici Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, e Agostino Cicalò, presidente della Camera di Commercio di Nuoro, a La Nuova Sardegna. E non possiamo che essere d’accordo sul fatto che sia necessario ed auspicabile coordinare e armonizzare le politiche dei tre aeroporti sardi. Lo andiamo ripetendo da tempo. Quello che non si capisce, invece, è perché per poter arrivare ad un coordinamento bisogna regalare ad un privato, pur abilissimo, un aeroporto che è stato costruito con i soldi dei cittadini sardi e, in particolar modo, degli imprenditori del Sud Sardegna”.“Essere liberali ed a favore della concorrenza, della libera impresa e della competizione – proseguono – non significa non avere rispetto per le infrastrutture strategiche e i beni pubblici. L’Enac, non De Pascale & co, hanno classificato lo scalo di Cagliari come un “aeroporto strategico di interesse nazionale”. Confcommercio pensa che gli imprenditori i beni di produzione se li comprano, non si mangiano quelli costruiti con le tasse ed il lavoro degli altri. Cagliari è il capoluogo e la città più importante della Sardegna. Deve avere il suo aeroporto e la gestione deve essere nelle mani di chi crea, indirizza e gestisce le politiche dei trasporti e del turismo”.
“Chiamiamo alle sue responsabilità il Sindaco metropolitano di Cagliari Paolo Truzzu, che deve difendere il nostro territorio da attacchi speculativi, la cui evidenza è oramai innegabile, vista anche la campagna stampa manipolatrice effettuata da chi vuole sottrarre agli operatori ed ai cittadini del Sud Sardegna, un nodo centrale per lo sviluppo economico e civile dell’isola”.
“Noi non ci arrendiamo – concludono Alberto Bertolotti e Fausto Mura – anche se si cerca di far credere che i giochi sono oramai chiusi: chiamiamo a raccolta i nostri deputati, i consiglieri regionali e metropolitani, i sindaci del territorio, le forze economiche e sociali, tutti i cittadini onesti per fermare questa oscura operazione di potere, gestita da chi già controlla mezza Sardegna”.