Camera Commercio Sassari: analisi del primo trimestre 2022 del nord Sardegna.
Nell’ultimo trimestre, a livello nazionale le iscrizioni e le cessazioni non d’ufficio rimangono ancora molto basse se confrontate alla media del primo trimestre degli anni pre-pandemia.
Rispetto ai primi 3 mesi del 2021, nel 2022, crescono le cessazioni non d’ufficio e diminuiscono le iscrizioni generando un saldo e un tasso di crescita negativo (-0,02%).
Anche per la Sardegna si conferma il trend registrato a livello nazionale, tuttavia il saldo rimane leggermente positivo (29 unità in più, crescita +0,02%) portando la Sardegna al 7° posto nella classifica nazionale per tasso di crescita.
Nel nord Sardegna si registra invece la flessione delle chiusure capace di generare un tasso di crescita dall’inizio dell’anno del +0,49%. Un dato comunque positivo che posiziona Sassari al primo posto tra tutte le Camere di commercio italiane.
In Sardegna, hanno registrato: Nuoro + 0,11%, Oristano +0,08% e Cagliari -0,41%.
“I numeri ci restituiscono un quadro positivo che rappresenta un segnale importante – commenta il presidente della Camera di commercio, Stefano Visconti – che non deve farci perdere di vista la realtà che resta comunque difficile per i numerosi aspetti legati alla quotidianità gestionale ed anche per gli sviluppi di un immediato futuro.”
Dal primo gennaio a fine marzo il numero delle imprese attive scende di 581 unità a livello regionale (-0,40%) mentre cresce nel territorio sassarese di 98 imprese (+0,21%). In linea di massima Sassari presenta dati nettamente migliori per ogni singolo comparto economico. Che dimostra una buona tenuta generale. In particolar modo crescono attività legate alle costruzioni, quelle immobiliari ed alla sanità ed assistenza sociale. In lieve calo il primario (-0,05%) ed anche il commercio all’ingrosso e al dettaglio, insieme alle attività di servizi di alloggio e ristorazione.
Camera Commercio Sassari
“Anche la seppur lieve crescita delle imprese attive resta un segnale da cogliere con favore – aggiunge il presidente Visconti- e rappresenta per noi un ulteriore stimolo per sostenere gli imprenditori fornendo sempre migliori servizi e strumenti che gli concedano sia la possibilità di tenere in questo momento che la prospettiva di poter crescere.”
Sul fronte degli addetti, invece, mentre Sassari -anche se di poche unità – perde 45 unità lavorative da inizio anno in Sardegna si registra una crescita di 876 lavoratori. Dato, quest’ultimo, influenzato pesantemente dal settore dell’alloggio e ristorazione, attività molto più presenti nel nord Sardegna, da cui, con la stagione estiva alle porte, ci si attende un pronto riscatto.