Canopoleno, a lezione di legalità
Canopoleno promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità delle persone, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione della conoscenza dei valori che stanno alla base della convivenza civile.
L’educazione alla legalità ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
Per gli allievi riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso.
Il caos mediatico e virtuale in cui si è completamente immersi – e i giovani più di chiunque altro- contribuisce a rendere il panorama confuso e di non facile interpretazione.
“Al centro va posta la persona, in questo caso particolare come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle norme – ha detto il rettore del Canopoleno, Stefano Manca.
Regole che non devono rappresentare un mezzo punitivo, coercitivo o di affermazione di autorità, bensì uno strumento di aiuto e valorizzazione delle potenzialità di ciascuno.”
Ed è per questo che conoscere le regole e fissare punti fermi nel percorso formativo scolastico riveste grande importanza.
Non a caso per chiudere degnamente il progetto è stato chiamato a parlare e confrontarsi con i ragazzi dei licei, il magistrato Gherardo Colombo, che ha trasmesso a tutti la sua grande passione non solo per il rispetto delle regole ma anche l’importanza dei comportamenti nell’ambito della comunità.
Per una reale crescita civile.