“Canto rituale” a Granada
Le poesie di Maria Carta tradotte in spagnolo e raccolte in un volume che sarà presentato il 20 maggio nella città andalusa in occasione della 40ª Fiera del libro.
Quarantasette anni dopo la sua prima apparizione in Italia, “Canto rituale”, la raccolta di poesie scritte da Maria Carta, viene pubblicata in Spagna tradotta in castigliano.
Ha mantenuto lo stesso titolo dell’originale pubblicato nel 1975 e raccoglie 21 poesie più un inedito.
Il volume, stampato dalla casa editrice Valparaiso, è stato curato, anche per le traduzioni, da Alessandra Sanna, sassarese docente di lingua e letteratura italiana presso l’Università di Granada.
Nella sua prefazione l’autrice precisa che sono state selezionate le poesie che maggiormente manifestano il dramma collettivo e il carattere rituale al quale si riferisce il titolo dell’opera. Alessandra Sanna scrive ancora: «Il risultato è una poesia che ci addentra nei meandri di immagini potenti che svegliano emozioni profonde per cui, a volte, è inevitabile non identificarsi o empatizzare con i personaggi».
Il volume sarà presentato il 20 maggio in occasione della 40ª Fiera del libro di Granada, in programma dal 13 al 22 maggio. Alla sua realizzazione ha contribuito anche la Fondazione Maria Carta che sarà presente a Granada in occasione del lancio editoriale del volume. Per l’occasione ha anche predisposto un evento che si terrà al Palacio del Almirante di Granada il 19 maggio alle ore 20. Sarà un omaggio a Maria Carta con la lettura di alcune sue poesie affidate alla cantante e attrice Alessia Desogus, artista sassarese da tempo residente a Granada, che si esibirà accompagnata dal pianista Stik Cook.
La serata prevederà anche l’esibizione del sassofonista granadino Arturo Cid Franco e del duo isolano Fantafolk con Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto.
Per la Fondazione Maria Carta si tratta di un ritorno a Granada dove, nel 2019, partecipò a un evento organizzato dal Dipartimento di Filología Románica dell’ateneo, che dedicò spazio alle figure dell’artista di Siligo scomparsa nel 1994 e a Grazia Deledda.