Il Centro Internazionale del Fumetto presenta l’Archivio Multimediale dell’Immaginario
Cagliari: questa mattina si è tenuta la conferenza di presentazione dell’Archivio Multimediale dell’Immaginario del Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari.Un’occasione unica. Un luogo speciale che non esiste in altre città!
Un luogo nel quale si è cercato di censire e schedare documenti originali e pubblicazioni: tutto ciò che hanno creato gli artisti del fumetto della nostra Regione.
La conferenza si è svolta nell’aula dedicata ad Aurelio Galleppini, noto per il personaggio di Tex, da lui creato graficamente, cui oggi è dedicata una piazza nella città di Cagliari.
Erano presenti e sono intervenuti:
- Bepi Vigna: fumettista, scrittore, regista e Direttore del Centro Internazionale del Fumetto;
- Maria Dolores Picciau: Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari;
- Fulvio Caporale: scrittore, musicista e collezionista. Ha vinto il premio della critica a Sanremo e ha scritto testi per molti cantanti;
- Elisabetta Randaccio: studiosa e appassionata di mass media e letteratura, si è occupata del meticoloso lavoro di catalogazione.
Bepi Vigna, Direttore del Centro, ha introdotto la conferenza sottolineando l’importanza culturale di questo Archivio per la città di Cagliari. L’obiettivo principale è quello di permettere a tutta la comunità di usufruire di questi tesori.
L’Archivio Multimediale raccoglie oltre 10.000 documenti che costituiscono una risorsa fondamentale per la nostra isola. L’Archivio dell’Immaginario, data la sua importanza, entra a far parte dell’Archivio della città.
Il sostegno dell’Assessore alla Cultura ai progetti del Centro
Maria Dolores Picciau, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, ha voluto dare risalto agli aspetti fondamentali di questo progetto:
“Sono davvero molto onorata di essere qui perché conosco tutto il lavoro che c’è dietro questo straordinario progetto. Devo ringraziare Bepi Vigna per l’invito e per il grande apporto culturale che ha dato e continua a dare alla città di Cagliari e per la cultura sarda, ma anche per quella nazionale”.
Gli aspetti importanti da sottolineare del progetto sono:
- Un lavoro di staff ben coordinato e con professionalità di alto livello;
- L’Archivio non si limita a esporre i documenti ma si caratterizza per un meticoloso lavoro di studio e ricerca realizzato nel corso degli anni, con la ferma volontà di condividere questo patrimonio con la comunità attraverso corsi, mostre ma anche workshop; si vogliono offrire gli strumenti per far comprendere a tutti non solo l’evoluzione del fumetto ma la comunicazione visiva nel suo complesso;
- Il fumetto è finalmente considerata un’arte molto importante, equiparata alle altre, e va in questa direzione l’orientamento dell’Assessorato, pronto a sostenere una serie di iniziative molto importanti sul fumetto e per la sua valorizzazione.
Il Centro Internazionale del Fumetto: storia e autori sardi
Il Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari nasce negli anni ’90, precisamente nel ’93, con la Scuola del Fumetto.
“Abbiamo portato sempre avanti la nostra attività: prima eravamo al Lazzaretto, poi all’Exmà e ora qui. La nostra attività negli anni ha avuto un notevole rilievo e non solo in Sardegna. Operiamo in maniera totalmente disinteressata, ci basiamo esclusivamente sulla valorizzazione di quello che è un aspetto importantissimo della cultura sarda, spesso trascurato” afferma Bepi Vigna.
Gli illustratori hanno portato la Sardegna nella modernità: il riferimento va ad artisti come Nivola; ma gli autori di fumetti hanno fatto molto di più, hanno portato la Sardegna nella globalizzazione.
Le arti grafiche sono sempre riuscite ad interpretare la contemporaneità.
Personaggi famosi in tutto il mondo come Tex Willer sono nati da un disegnatore sardo; Nathan Never, di Bepi Vigna, è considerato il fumetto europeo più venduto nell’ambito della fantascienza ed è pubblicato in tutto il mondo.
Come nasce l’idea dell’archivio Multimediale dell’Immaginario e il lavoro di catalogazione
L’Archivio Multimediale raccoglie oltre 10.000 materiali, tra cui: documenti, riviste (anche precedenti all’Unità d’Italia), pubblicazioni, figurine…
Un patrimonio culturale fondamentale per la nostra isola.
L’idea di questo progetto nasce da un viaggio di Bepi Vigna ad Atene, in cui visita l’Archivio Storico Letterario della città e decide di trasportare quest’idea anche in Sardegna.
Elisabetta Randaccio, studiosa e appassionata di mass media e letteratura si è occupata del meticoloso lavoro di catalogazione dei materiali:
“L’archivio è una sorta di miniera d’oro! Abbiamo fatto una catalogazione di autori e riviste del fumetto sardo che è trasversale: ci saranno autori sardi che hanno lavorato solo in Sardegna, autori sardi che hanno lavorato all’estero. Un panorama davvero completo.
Abbiamo deciso di attuare una scelta semplice: si tratta di scatole con i materiali catalogati, facilmente fruibili dal pubblico, in cui dentro si può trovare vario materiale. La catalogazione comprende la schedatura e la descrizione, per far comprendere il materiale a tutti, non solo agli appassionati, per essere, così, un vero e proprio centro di formazione”.
Le collaborazioni del Centro Internazionale del Fumetto e i riconoscimenti
Il Centro intrattiene legami molto stretti con l’Università di Cagliari e con quella di Sassari.
L’attività non si svolge solo a Cagliari, che resta comunque il centro dell’attività: un’altra sede, attualmente magazzino, si trova a S. Maria Navarrese; si sta attuando anche con Olbia una stretta collaborazione per dar vita a corsi e conferenze e per l’apertura di una filiale.
Ci sono dei riconoscimenti importanti da sottolineare anche a livello nazionale:
il Ministero della Cultura, con il Ministro Franceschini, ha aperto un tavolo del fumetto, cui ovviamente il Centro ha chiesto di partecipare.
“Ci fa molto piacere perché noi, insieme agli amici del Tempio della Nona Arte, un’istituzione siciliana, abbiamo provato a creare un consorzio di luoghi dove si studia la cultura popolare, del fumetto in particolare; abbiamo trovato adesione di altre associazioni in tutta Italia e anche quella del Ministero” afferma Bepi Vigna.
Il fumetto è un codice che va bene per molti settori e non deve essere sottovalutato: lo confermano anche i fatturati delle Graphic Novel nelle librerie che risultano quadruplicati.
Altre collaborazioni importanti vedono la Federazione Italiana Circoli Cinema, con cui il Centro lavorerà fianco a fianco per nuovi progetti. Ma anche con Donatella Meazza (Rai), con cui sono sempre in creazione nuovi prodotti e nuovi documentari sugli artisti sardi.
Le donazioni di Fulvio Caporale, a Cagliari e in Sardegna
Fulvio Caporale, scrittore, musicista e collezionista, ha voluto donare numerosi materiali al Centro, tra cui:
un giornale francese del 1789, pubblicato ad agosto, poche settimane dopo la presa della Bastiglia, che parla delle convocazioni a Versailles dell’Assemblea Nazionale;
o l’Annuario del liceo classico di Iglesias, Preside Remo Branca, autore della copertina e delle illustrazioni.
Esempi dei rari tesori che si possono trovare nell’Archivio, dalle cui tracce si può interpretare il nostro tempo e anche la nostra storia. I materiali donati, che hanno arricchito notevolmente la dotazione del Centro, datano dal 1930 in poi.
Il Centro Internazionale del Fumetto ha infatti conferito a Caporale, in segno di riconoscimento e sostegno, la targa e il titolo di socio onorario benemerito del Centro.
Chi è Fulvio Caporale?
Lucano, di formazione campana, Caporale ha scelto di vivere in Sardegna, terra alla quale è particolarmente legato:
“Grazie per questa presenza che mi esalta e mi intimidisce.
Per mia scelta di vita abito a Escalaplano; qui ho vissuto la mia giovinezza più creativa e sono molto legato a questo luogo dove ho creato la mia famiglia; ho ripreso e concluso i miei studi universitari, ho iniziato la mia attività di scrittore e musicista. La mia principale attività è stata quella di occuparmi di quadri, giornali, documenti, libri antichi; specialmente quelli che riguardavano la Sardegna.
Ho avuto l’opportunità di ritrovare in Continente e mettere da parte una grande quantità di opere di artisti sardi; avendo nella mente e nel cuore il desiderio di riportarli in Sardegna e dotare Escalaplano di una casa della cultura”.
Questo progetto, infatti, ha visto la sua inaugurazione l’anno scorso e ora è finalmente operativo come istituzione museale; presenta opere originali di grande valore, come i sei manoscritti di Grazia Deledda, ora esposti a Cagliari, e tantissime altre opere che Caporale ha riportato nell’isola.
Il Museo di Escalaplano è intitolato ad Oreste Pili, collega, grande amico e maestro di sardismo di Caporale.
Il Centro Internazionale del Fumetto, con l’apertura dell’Archivio Multimediale dell’Immaginario, è centro di riferimento culturale aperto a tutta la comunità.
Affinchè questo patrimonio possa essere di tutti.
Elena Elisa Campanella