La grande stagione dei matrimoni è finalmente ricominciata, si possono celebrare tranquillamente senza mascherine e facendo una grande festa insieme a tutta la famiglia.
Quest’anno, da gennaio a luglio, i riti solo civili previsti sono 863, di cui 225 già celebrati. Dai dati si evince che sono sempre meno i matrimoni in chiesa.Quindi se la proposta è arrivata da poco, cominciano i preparativi: dalla scelta del vestito, alle partecipazioni di matrimonio, da poter scegliere su stampatoespedito.com, fino alla location.
C’è chi fa una scelta non del tutto convenzionale e sceglie di fare solo il rito civile, senza il classico rito religioso. In questo caso non va scelta la chiesa ma sicuramente il celebrante. Capire chi può celebrare il matrimonio spesso è difficile, bisogna fare chiarezza su questo punto per facilitare questa scelta tra i riti oppure per aiutare chi è già deciso sul rito da fare.
Chi può celebrare un matrimonio civile?
Rito civile matrimonio: ecco chi può celebrarlo
In genere a celebrarlo è un ufficiale dello stato civile come il Sindaco, il vicesindaco, il consigliere comunale, l’assessore e altri dipendenti del comune.
Nel 2000 invece è entrato in vigore un decreto del Presidente della Repubblica che prevede che il matrimonio può essere celebrato anche da un cittadino italiano maggiorenne e goda dei diritti civili e politici.
Questa piccola modifica ha rivoluzionato il mondo del matrimonio, così qualsiasi persona vicina agli sposi può celebrare il rito. Ovviamente deve essere rispettato in ogni suo punto e gli articoli di legge devono essere letti integralmente. Ma si potrebbe essere la migliore amica o il migliore amico o un’altra persona cara.
Attenzione però, ci sono i parenti “a linea diretta” che non possono celebrare il matrimonio. Questi sono i genitori e i fratelli, ad esempio. O anche i nonni e i figli. Chi può invece sono gli zii, i cugini e i nipoti.
Chiunque purché si attenga scrupolosamente alle formalità previste dal protocollo. per questo motivo il matrimonio civile è diventato uno dei più scelti dagli italiani. Infatti il rito si può celebrare anche al di fuori del Municipio, in altri spazi come palazzi storici, chiese sconsacrate o ville di gran pregio.
Quindi se si pensa al rito civile come opzione per il matrimonio, si ha oggi la massima libertà. Però i tempi burocratici possono essere abbastanza lunghi, quindi bisogna fare subito la scelta.
ocumenti per matrimonio civile: ecco quali sono
Le questioni burocratiche per un matrimonio civile sono abbastanza lunghe e ci sono una serie di carte da presentare. La prima cosa da fare quando si dà inizio all’iter burocratico è quello di ottenere un appuntamento presso l’Ufficio di Stato Civile, dove almeno uno degli sposi ha la residenza per fissare la data e richiedere le pubblicazioni.
Ecco di seguito i documenti da presentare:
- Documento di identità valido dei due coniugi
- Stato di famiglia;
- Codice fiscale;
- Marca da bollo: serve quando il matrimonio deve celebrarsi entro 180 giorni dalla data di eseguite pubblicazioni di matrimonio. Servono con esattezza una marca da bollo da € 16,00, oppure 2 marche da bollo da € 16,00 se i futuri coniugi sono residenti in Comuni diversi.
- Autocertificazione da compilare presso l’Ufficio di Stato Civile.
Matrimonio civile: ecco a cosa servono le pubblicazioni
Le pubblicazioni del matrimonio hanno il fine di rendere nota l’intenzione di due persone di sposarsi. Questo perché è possibile tranquillamente opporsi alla celebrazione delle nozze, nel caso una o più persone esterne dalla coppia siano a conoscenza di fatti previsti dal Codice Civile che possano impedire la stipulazione del matrimonio (limitazione della libertà, delitto…ecc).
In genere le pubblicazioni restano affisse al Comune (o a entrambi i Comuni nel caso di residenza diversa) per un tempo minimo pari ad 8 giorni.
Poi c’è la pubblicazione sull’Albo Pretorio, oggi è possibile richiederla anche online. Grazie ad una legge recente, il Comune deve obbligatoriamente essere adempiuto dall’Ufficio di Stato Civile. Pertanto anche se si risiede in un piccolo comune, si deve avere la possibilità di accedere a questo servizio.