La Pac si veste da sarto, abbandona i vestiti in serie per disegnare individualmente alle imprese agricole gli aiuti in base alle proprie specificità per la nuova programmazione 2023 – 2027.
È quanto emerso nel secondo giorno del Forum dell’Agricoltura promosso da Coldiretti Sardegna a Villasimius (ieri e oggi sabato) al quale hanno preso parte i consigli provinciali delle Federazioni e i quadri di Coldiretti Sardegna, dirigenti regionali e degli enti agricoli, imprenditori, consulenti, esponenti del mondo politico e giornalistico.
Posto che è ancora tutto ancora aleatorio, viste le numerose osservazioni arrivate dall’Unione europee sul Piano strategico nazionale, reso ancora più incerto dai cambiamenti epocali che ci sta imponendo la guerra in Ucraina, di certo, come hanno spiegato i tecnici della Coldiretti, i fondi destinati alla Politica agricola sono stati ridotti da 3,7 miliardi della scorsa programmazione a 3,5 miliardi per i pagamenti diretti.
La parola d’ordine della nuova programmazione è riequilibrio a favore delle aziende piccole-piccole e quelle con titoli storici più bassi. Il reddito base passerà in tutta Italia dal precedente ed attuale 85 per cento al 48 per cento. Si favoriranno, ed ecco che emerge l’arte sartoria, l’adesione agli ecoschemi con pratiche aggiuntive e benefiche per l’ambiente e cambiamenti climatici.
Nel corso della mattinata di oggi, i tecnici Coldiretti (Giovanni Sechi, Giuseppe Frau e Mario Golosio, rispettivamente responsabile regionale e provinciali CAA di Cagliari e Nuoro Ogliastra) hanno analizzato l’impatto dell’applicazione degli ecoschemi che costituiranno opportunità per le aziende agricole con l’utilizzo delle risorse destinate dall’Unione Europea che richiederanno capacità da parte degli imprenditori nel valutare queste opportunità per ottimizzare al meglio la complessità dei pagamenti diretti. Gli ecoschemi, infatti, richiederanno un impegno ulteriori rispetto a quelli già previsti dalla normativa base.
“Sono temi complessi che andranno analizzati a fondo e con attenzione anche alla luce delle correzioni che sono state richieste dall’Unione Europea al Piano strategico nazionale – è stato detto nel Forum dell’Agricoltura della Coldiretti – evitando semplificazioni che creando false aspettative soprattutto in un momento difficile come quello che stanno vivendo le aziende agricole”.
SINTESI ECOSCHEMI |
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ECO 1 |
Pagamento per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici |
È legato alla zootecnia e mira al benessere animale e alla riduzione dell’utilizzo dei farmaci negli allevamenti |
ECO 2 |
Inerbimento delle colture arboree |
Per tutte le superfici occupate da colture permanenti (legnose agrarie) e altre specie arboree permanenti a rotazione rapida |
ECO 3 |
Salvaguardia olivi di particolare valore paesaggistico |
Per tutte le superfici olivetate di particolare valore paesaggistico e storico (Regione o PA) anche in consociazione con altre colture |
ECO 4 |
Sistemi foraggeri estensivi |
Introduzione di colture leguminose e foraggere, nonché da rinnovo in avvicendamento, con l’impegno alla gestione dei residui con un ottica di carbon sink |
ECO 5 |
Misure specifiche per gli impollinatori |
Interessa le superfici a seminativo e quelle occupate da colture arboree permanenti |