Alle 21.00, in uno Stadio Olimpico gremito (previsti oltre 68 mila spettatori), andrà in scena l’ultimo atto della 75esima edizione della Coppa Italia: la finale diretta dal fischietto Paolo Valeri (coadiuvato dagli assistenti di linea Giallatini e Preti, dal quarto uomo Sozza e dal VAR Di Paolo) vedrà rinfocolarsi una rivalità – suggestiva, ricca di pathos e significati – che perdura da 99 anni
I PRECEDENTI
Il Derby d’Italia è atto conclusivo della Coppa Italia per la terza volta nella storia.I due precedenti che hanno visto Inter e Juventus contrapporsi in finale sono datati 1959 e 1965; in entrambe le occasioni sono stati i bianconeri a imporsi, sollevare il trofeo e incidere il proprio nome nella storia. Il 13 settembre 1959, la Vecchia Signora (guidata in panchina da Cesarini) fu corsara al Meazza con un 1-4 (Charles, doppietta Cervato e Sivori, a nulla servì – se non per l’onore di cronaca – la rete della bandiera di Bicicli).
Ventotto anni dopo, esattamente 57 anni fa, il successo fu meno largo: i bianconeri vinsero di misura (1-0) con rete di Menichelli; in panchina, a sfidarsi, i due Herrera: da una parte l’argentino Helenio, il “mago” che plasmò e guidò la Grande Inter che fece incetta di trofei nazionali e internazionali durante gli anni ‘60; dall’altra il paraguagio Heriberto, al primo trofeo in carriera da allenatore (la sua bacheca in seguito si arricchirà unicamente dello scudetto 1966-1967 conquistato sempre alla guida del club del presidente Agnelli).
Se ampliamo lo sguardo all’intera competizione, e non solo alla finale, registriamo che quella tra la Beneamata e i bianconeri è la sfida più volte andata in scena in Coppa Italia: 33 i match complessivi finora (15 successi per la squadra di Torino, 10 per quella di Milano e 8 pareggi).
JUVENTUS
É la 21esima finale di Coppa Italia nella storia del club: il bilancio recita 14 trionfi e 6 debacle. Massimiliano Allegri detiene il record di vittorie tra gli allenatori: ha alzato il trofeo al cielo in 4 occasioni (ex aequo con Eriksson e Mancini), dal 2014 al 2018 (sempre alla guida della Vecchia Signora); con un successo diventerebbe quindi primatista tra i tecnici.
La compagine del presidente Agnelli vuole evitare di chiudere la stagione con la poca edificante statistica degli “zeru tituli”: era accaduto l’ultima volta 11 anni fa (gestione Del Neri).
INTER
Delle 13 Coppa Italia contese fino all’ultimo atto, 7 adornano la bacheca di Viale della Liberazione. Simone Inzaghi desidera vincere la seconda finale alla guida del club nerazzurro (a gennaio vinse quella di Supercoppa Italiana). Fu la sua Lazio, nel 2019, a spezzare quattro anni di egemonia Juventus nella manifestazione (imponendosi 0-2 in finale contro l’Atalanta).
Il 46enne spera di emulare Roberto Mancini e diventare il secondo tecnico della storia a vincere il trofeo sia alla guida della Lazio che dell’Inter. Anche nel 2006 la Beneamata disputò l’atto conclusivo di Coppa Italia l’11 maggio (finale di ritorno): in quell’occasione sconfisse 3-1 la Roma con marcature di Cambiasso, Cruz e Martins.
PROBABILI FORMAZIONI
La Juventus è reduce dalla rimonta patita in campionato contro il Genoa (2-1). Allegri affida la difesa dei pali al portiere di coppa Perin (imbattuto da oltre 250 minuti). Locatelli torna a figurare nella lista dei convocati ma all’inizio si accomoderà in panchina. La retroguardia sarà composta dal duo de Ligt-Chiellini: in caso di trionfo il capitano (che potrebbe appendere gli scarpini al chiodo a fine stagione) otterrebbe il record di 6 Coppa Italia vinte (al pari di Buffon e Mancini). A centrocampo ci saranno Zakaria e Rabiot; solo negli ultimi secondi si avrà certezza assoluta della composizione della trequarti e dell’attacco: in queste ore sembrano scontate le presenze dal 1’ di Dybala e Vlahovic; Morata, Cuadrado e Bernardeschi si giocano due maglie da titolari.
JUVENTUS (4-2-3-1): Perin; Danilo, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Zakaria, Rabiot; Cuadrado, Dybala, Bernardeschi; Vlahovic. All.: Allegri
I nerazzurri arrivano carichi dopo il successo al Meazza contro l’Empoli di venerdì scorso (4-2) e in Coppa Italia possono fregiarsi di aver mantenuto la porta inviolata negli ultimi 3 incontri. Inzaghi non vuole minimamente sentir parlare di turnover e di testa alla Serie A (la squadra – a 180 minuti dalla fine – è ancora in corsa per lo scudetto) e si affida perciò all’11 titolare. Scontata la presenza di Handanovic in porta; Bastoni, reduce da uno stop causa risentimento al flessore, dovrebbe partire titolare e affiancare Škriniar e de Vrij. A destra ci si affida a Dumfries, a sinistra all’irrefrenabile spinta propulsiva di Perisic. Centrocampo a tre con Barella, Brozovic e Çalhanoğlu incaricati di rifornire Lautaro e Dzeko (il bosniaco sembra favorito su Correa e Sanchez).
INTER (3-5-2): Handanovic; Škriniar, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Çalhanoğlu, Perisic; Lautaro Martinez, Dzeko. All.: Inzaghi
INCASSI
In attesa che la Lega Calcio comunichi il dato ufficiale, possiamo stimare che l’incasso di stasera toccherà quota 5 milioni di euro: un record per la manifestazione. Il precedente era stato registrato quest’anno (19 aprile) in occasione della semifinale di ritorno tra Inter e Milan (oltre 4 milioni di euro, per la precisione 4.156.710).
Tale cifra verrà equamente divisa tra le due contendenti. I dati inerenti gli introiti non si fermano qui: la vincitrice potrà godere di un premio di 4,5 milioni (cui si sommeranno i 3 milioni derivanti dall’automatica partecipazione alla Supercoppa Italiana); la sconfitta si consolerà tornando a casa con 2 milioni.
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna