“E’ inaccettabile la continua discriminazione nei confronti del personale della scuola. In assenza di chiare indicazioni ministeriali, alcuni uffici scolastici regionali stanno riducendo i tempi di validità della certificazione Covid da guarigione rilasciata ai soggetti inadempienti nei confronti dell’obbligo vaccinale. Bianchi deve chiarire che la validità del green pass per il personale della scuola non vaccinato è di sei mesi”.
Lo afferma Andrea Vallascas, deputato di Alternativa. Ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione in merito alle disposizioni di alcuni uffici scolastici regionali. Ciò in relazione alla posizione degli insegnanti non vaccinati ma con certificazione di guarigione.
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“In particolare – spiega Vallascas – l’ufficio regionale ha dato disposizione alle scuole di considerare inadempiente agli obblighi vaccinali il personale che dopo 90 giorni dalla data di certificazione di positività non ha ricevuto alcuna dose del vaccino. Per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario il termine è invece di 120 giorni. Decorsi questi termini, gli insegnanti non potranno prestare servizio a contatto con gli alunni. E saranno impiegati in attività alternative che in molti casi comporta una grave demansionamento del personale”.
“Un’assurdità – aggiunge – visto che l’indicazione, oltre a contrastare con la normativa vigente, è stata desunta da disposizioni che riguardano i lavoratori della sanità. È stata quindi fatta un’analogia del tutto arbitraria tra due ambiti funzionali, amministrativi e professionali. Essi richiedono, vista anche la natura sanzionatoria dei provvedimenti, specifiche e puntuali disposizioni di legge”.
“Ancora una volta – prosegue l’esponente di Alternativa – si rischia di creare una profonda e non giustificata disparità di trattamento tra gli operatori della scuola. È necessario un chiarimento da parte del ministero dell’Istruzione. Utile per garantire una ripresa delle attività didattiche senza discriminazioni tra il personale”.