Il racconto del convegno “Motivazione e prestazione nello sport e nella scuola”, il racconto dell’evento”, svolto lo scorso 29 aprile negli impianti del CUS Sassari.
La complessità sociale sta creando grandi fragilità che bisogna superare e affrontare con il lavoro sinergico di tutte le agenzie educative. Un lavoro da svolgere in rete e con la massima collaborazione e rispetto dei ruoli.La società sportiva del CUS Sassari ha sempre mostrato una particolare sensibilità verso la creazione di un’alleanza educativa tra staff tecnico-sportivo e famiglie e verso la promozione di un ambiente in cui la complicità formativa con le famiglie traccia dei percorsi di crescita sani ed adeguati.
Il convegno “Motivazione e prestazione nello sport e nella scuola”, svolto il 29 aprile presso il nostro centro sportivo, è stato un’occasione di crescita e formazione per approfondire una tematica attualmente molto sentita. Un aggiornamento centrato sul lavoro significativo che le agenzie educative più importanti come la famiglia, la scuola e lo sport dovrebbero attuare per collaborare con reciprocità positiva e costruttiva.
Il racconto della serata
Il Dottor Manolo Cattari, psicologo dello sport, ha posto l’attenzione sull’importanza nello sport della motivazione e dello sviluppo di competenze. Questi sono due canali che devono procedere insieme, sviluppare abilità e competenze, perché fortificano la motivazione e rinforzano l’autostima e il senso di autoefficacia.
Anche nel percorso scolastico, come ha sottolineato la dott.ssa Caterina Branca, psicologa scolastica, è fondamentale lavorare sul potenziamento delle competenze per supportare maggiormente le prestazioni, la motivazione e la gestione di possibili sconfitte.
Il pedagogista Don Gaetano Galia ha, con grande passione educativa, rimarcato l’importanza di far confrontare i bambini e i nostri giovani con l’emozione della paura, dell’ansia da prestazione e della sconfitta. Queste sono tutte emozioni che fortificano e sviluppano un buon insegnamento alla vita.
I relatori con estrema efficacia comunicativa ed emozionale hanno sottolineato il ruolo fondamentale della famiglia, che a volte appare fragile, timorosa e impotente nell’accompagnare e guidare i propri figli. La famiglia deve, invece, sentirsi protagonista ed acquisire più autorevolezza, cercando alleanze e reciprocità costruttive con tutte le altre agenzie educative.
Lo sport ha una profonda rilevanza sociale ed educativa, per questo è necessario lavorare su una progettazione che miri a un confronto motivante e costruttivo.