Ancora una volta in azione in diverse città della Sardegna i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga. È stata Oristano la città nella quale sono venuti a conoscenza di una incredibile storia legata al consumo di droga: nella mattinata di martedì 10 maggio infatti, hanno conosciuto il titolare di un locale che ha voluto raccontare quanto il consumo di stupefacenti abbia segnato la sua carriera
“Lavoravo in un locale frequentato da persone facoltose e certamente qualcuno spacciava. Non sono mancate le occasioni in cui oltre la mancia qualcuno ci dava una dose omaggio. Io sono riuscito a starne fuori: buttavo la dose che mi era stata regalata nel lavandino; il mio collega no, la consumava.
E’ caduto nel giro, ha perso il lavoro, non si sa più nulla di lui” ha raccontato il titolare di un locale. Una storia apparentemente banale, a tratti divertente, se si immagina il cliente che piuttosto che lasciare 5 euro lascia una busta bianca con della polvere bianca. Poi la tragedia: una storia che racconta la droga come sabbie mobili per la salute e la possibilità di costruirsi una vita.
Il potere della prevenzione sta nel fatto che si da la possibilità alle persone di evitare di sperimentare la droga.
La prevenzione come arma quindi, pensando a quanto disse L. Ron Hubbard: “l’arma più efficace contro la droga è l’istruzione“.
Si giunge facilmente a comprendere quanto l’investimento principale contro l’uso di stupefacenti, debba consistere proprio nel far conoscere ai ragazzi la verità sulla droga. Ispirati da questo e da storie come quelle dell’esercente di Oristano, i volontari proseguono con questa campagna informativa: nella serata di oggi è stata presa d’assalto Cagliari e domani la tappa vedrà i volontari impegnati a Samassi.