E’ stato approvato oggi in Consiglio Comunale all’unanimità il documento sull’inclusione dei bambini con diabete in ambito scolastico
La Commissione Politiche Sociali del Comune di Cagliari, guidata dalla Presidente Antonella Scarfò, Psd’Az, in sinergia con i rappresentanti delle associazioni del territorio che si occupano di diabete giovanile, ha redatto un documento da indirizzare al Sindaco, alla giunta e agli enti preposti, sull’inclusione dei bambini con diabete in ambito scolastico.
La Sardegna detiene il primato, nella classifica mondiale, per numero di persone affette dal diabete con particolare attenzione all’incidenza di questa patologia sui bambini in età pre-scolare e scolare: in Sardegna 1 bambino ogni 150 è affetto di diabete di tipo 1 e ogni anno vengono diagnosticati circa 120 nuovi casi di diabete tipo 1 nella fascia di età 0-14 anni;“Abbiamo ascoltato le criticità e le problematiche in merito ai bambini diabetici in ambito scolastico e le difficoltà delle loro famiglie. Abbiamo tradotto in azione politica le richieste delle Associazioni che ogni giorno lottano per una piena inclusione dei bambini diabetici in ambito scolastico” afferma la Presidente Scarfò.
Prosegue ” il compito di noi amministratori deve essere quello di garantire a bambini e giovani con diabete di frequentare la scuola di ogni ordine e grado, a partire dall’asilo nido, in tutta sicurezza, come ogni altro alunno.”
“Le famiglie e i genitori di questi bambini il più delle volte sono costrette a lasciare il lavoro e le loro occupazioni poiché devono recarsi a scuola per effettuare i controlli e somministrare ai figli le punture di insulina: ci sono diverse criticità per la somministrazione dei farmaci dal punto di vista della responsabilità dei docenti e degli altri operatori scolastici. Ne consegue che l’Amministrazione pubblica deve porre in essere tutte le azioni necessarie volte a garantire il supporto necessario nella gestione della malattia ai bambini e alle loro famiglie.”
Un documento che intende impegnare il Sindaco e la Giunta a porre in essere tutte le azioni necessarie, in sinergia con tutti gli enti preposti, affinché vengano rimossi gli ostacoli che possano pregiudicare il pieno godimento del diritto alla salute psico-fisica dello studente con diabete e a favorire la più semplice e completa inclusione dell’alunno diabetico all’interno del contesto scolastico.”
“Ringrazio Presidente Regionale Rete Sarda Diabete Riccardo Trentin, il presidente dell’Associazione Diabetici Cagliari Diego Piras, il presidente dell’Associazione Bambini con diabete Cagliari Carlo Cancellieri per il lavoro e il supporto. Ringrazio l’Assessora Dedola e Lantini, la Commissione Politiche Sociali per il grande lavoro svolto e la Commissione Pubblica Istruzione che ha partecipato ai lavori.”
Tra gli impegni che la Commissione chiede, in particolare figura la richiesta di avviare le interlocuzioni nelle sedi competenti per integrare i corsi BLSD rivolti agli insegnanti, operatori scolastici ed al personale ATA, con sezioni dedicate alla gestione delle crisi ipo o iperglicemiche, in modo tale da avere personale formato nella gestione delle situazioni che vive l’alunno diabetico e la possibilità di istituire un protocollo d’intesa inter istituzionale per la gestione delle malattie in età pre-scolare e scolare e garantire così una piena inclusione degli alunni e delle alunne con diabete e altre patologie in ambito scolastico.
“L’accoglienza a scuola di un alunno affetto da diabete è un momento molto importante perché ha un impatto sulla sua crescita e ad oggi è tutto sulle spalle delle famiglie- afferma Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete- la scuola ha bisogno di aprire un nuovo corso necessario per determinare un orizzonte di fiducia per le “famiglie con diabete” in Sardegna.” “In una scuola moderna non è più possibile rinunciare a dinamiche che riguardano la “persona” – continua Diego Piras, presidente dell’associazione diabetici Cagliari- l’unione di intenti tra famiglie, associazioni di persone con diabete, enti territoriali e istituzioni scolastiche sarà necessaria sia a tutelare i soggetti affetti da diabete sia a fornire tutti gli strumenti al personale scolastico affinché non si trovi impreparato di fronte alle emergenze legate alla patologia diabetica”.
Il dirigente scolastico ha l’obbligo, ai sensi dell’Art.18 del D.Lgs 81/08, di nominare in numero sufficiente le figure sensibili addette alle emergenze, sarebbe opportuno parlare di diabete anche nei corsi BLSD, sia per situazioni generali che particolari. Carlo Cancellieri, presidente dell’associazione Associazione Bambini Con Diabete Cagliari, spiega: “Il bambino in classe deve poter misurare la glicemia, fare l’insulina e gestire eventuali crisi ipo o iperglicemiche, potrebbe non trovarsi nelle condizioni ideali per affrontare un compito in classe o un’interrogazione.
È importante che il personale scolastico abbia tutte le nozioni sulla malattia del proprio alunno e sulle sue esigenze terapeutiche e alimentari. Deve essere chiaro che il bambino con diabete non è diverso, ha le stesse probabilità di successo o insuccesso dei suoi coetanei.”