Europe Day 2022 Cagliari: le opportunità per i giovani
Europe Day 2022 Cagliari:Oggi 9 maggio si festeggia lo Europe Day, giornata che celebra la pace e l’unità in Europa, anche a Cagliari alla Manifattura Tabacchi, con una giornata ricca di eventi e discussioni.
Il bellissimo spazio culturale della Manifattura Tabacchi di Cagliari ha accolto e coinvolto i ragazzi che hanno potuto confrontarsi e sfidarsi sui temi dell’Europa.
Il tema affrontato stamattina per lo Europe Day ha riguardato: “Le prossime sfide e le nuove opportunità per i giovani: lavoro e studio”.
Erano presenti e sono intervenuti alla discussione:
- Massimo Temussi: Autorità di gestione Por Fesr Sardegna;
- Willibrordus Sluijters: Capo Unità DG Politica Regionale e urbana- Commissione Europea;
- Tiziana Putzolu: Consigliere di Parità- Regione Autonoma della Sardegna
Ha moderato l’evento Giuseppe Chiellino, Giornalista de Il Sole24Ore.
Il programma della giornata:
Fondi Europei, Politica di coesione e Programma Operativo Regionale
Per introdurre il tema delle nuove opportunità offerte ai giovani è stato fornito, innanzitutto, il quadro generale della situazione:
si è parlato dei fondi strutturali europei e della politica di coesione, una delle più importanti dell’Unione Europea, cui è dedicato un terzo del bilancio dell’Unione; insieme alla politica agricola cui è dedicato un altro terzo delle risorse.
Si è ribadita la loro importanza in quanto consentono un allineamento degli stati membri europei affinchè possano viaggiare tutti insieme, senza che nessuno venga lasciato indietro.
Ciò significa che le Regioni che si trovano in maggiore difficoltà ricevono più risorse dall’Unione Europea; mentre le altre intervengono contribuendo, anche attraverso risorse economiche, per far in modo che questo obiettivo si realizzi.
Rientra in questo quadro il POR, Programma Operativo Regionale, un programma che la Regione costruisce con la Commissione per stabilire come utilizzare le risorse che vengono assegnate alla Regione stessa:
risorse come quelle per il FESR, Fondo Europeo Sviluppo Regionale, che è destinato soprattutto a sostenere le imprese ma non solo; e il Fondo Sociale Europeo che serve per finanziare iniziative di tipo sociale.
Il Programma Operativo Regionale della Sardegna e le opportunità per i giovani nella giornata dell’Europe Day
La programmazione è settennale: attualmente si stanno chiudendo i 7 anni precedenti e si sta per iniziare la programmazione che ci porterà dal 2021 al 2027.
Massimo Temussi, Autorità di gestione Por Fesr Sardegna, ha voluto analizzare attentamente la situazione dei giovani da più punti di vista:
“Non sono programmi facili da veicolare soprattutto ai giovani, ma giornate come lo Europe Day sono molto importanti proprio per questo, per far capire a cosa effettivamente servono queste risorse europee.
Oggi vogliamo parlare di opportunità: le risorse previste per la Sardegna vedono 1 miliardo e 500 milioni di euro stanziati per tanti settori. Questi fondi necessitano di capacità, sia da parte delle imprese sia da parte della pubblica amministrazione. Queste capacità devono essere sviluppate al massimo”.
Temussi ha ribadito come in Europa sia prevista una forte richiesta di professioni qualificanti: oggi ci troviamo di fronte a molte opportunità da cogliere ma mancano le professionalità.
La situazione dei giovani in Italia deve far riflettere:
molti giovani non studiano e non lavorano e molti ricercatori migrano all’estero (la Regione Sardegna è l’unica in Italia ad esportare i 2/3 dei ricercatori).
Oggi, ad esempio, il Fondo Regionale spinge molto sulla ricerca; è necessario cogliere questa opportunità per far sì che questa ricchezza resti nel nostro paese.
Temussi ha anche voluto sottolineare alcune differenze importanti presenti nel mondo del lavoro; si è parlato di GIG Economy e Passion Economy. Le innovazioni digitali hanno permesso grosse evoluzioni ma è importante distinguere per potersi orientare al meglio:
- La GIG Economy, un modello economico che offre un servizio fisico attraverso un’offerta standardizzata che difficilmente permette al lavoratore di crescere lavorativamente; si può far riferimento a piattaforme come Deliveroo o Uber;
- La Passion Economy è un modello economico che offre un prodotto o un servizio digitale con un’ampia gamma di offerta; come, ad esempio, i servizi offerti da Shopify o Substack.
In futuro sarà necessario offrire opportunità per quelle professionalità che non trovano una concreta possibilità nel mondo del lavoro ed evitare di disperdere il nostro giovane capitale culturale.
Europe Day, gli obiettivi: transizione digitale e transizione verde
Sulle politiche di coesione un altro interlocutore fondamentale è Willibrordus Sluijters, Capo Unità Direzione Generale Politica Regionale e urbana- Commissione Europea, olandese con forti legami con l’Italia:
“Prima di tutto in Europa sta iniziando a crearsi una solidarietà vera e concreta tra i Paesi. La politica di coesione Regionale vuole riflettere questa tendenza”.
Sluijters ha voluto rivolgere la sua attenzione al preciso sviluppo delle progettualità che poi devono essere attuate, in relazione soprattutto a:
- Transizione digitale; deve esserci la possibilità di offrire più servizi e più prodotti. La Commissione deve assicurarsi che le piattaforme possano trovare le necessarie infrastrutture sul territorio; i ricercatori devono avere le possibilità per sviluppare quei servizi e quei prodotti.
- Transizione verde; è assolutamente necessario ridurre la dipendenza dal fossile e sviluppare energie rinnovabili. La Sardegna è considerata un territorio fertile per queste prospettive green.
Per arrivare a questi obiettivi sarà necessario un lavoro assiduo in questi prossimi due anni, determinanti per il risultato finale.
Sluijters ha posto l’accento anche sulle difficoltà che sono state riscontrate da parte dell’Amministrazione Pubblica sulla progettazione: per questo ha voluto porre un fortissimo accento sulla possibilità di utilizzare i fondi per assistere le Amministrazioni nella gestione, soprattutto nella realizzazione concreta dei progetti.
Si tratta di una grande possibilità.
Donne e giovani: il ruolo importante della Consigliera di Parità
Tiziana Putzolu, Consigliera di Parità- Regione Autonoma della Sardegna, ha messo in rilievo l’importanza e la strategicità del suo ruolo:
“Voglio ricordare, prima di tutto e fin da subito, che mentre noi celebriamo l’Europe Day c’è un paese sotto attacco, un paese che vuole entrare in Europa. Immagino i ragazzi in Ucraina che oggi, anziché essere a festeggiare con noi, sono sotto le bombe”.
La figura della Consigliera di Parità è una figura Regionale ma anche Statale, una figura pubblica che ha il compito di promuovere istituzionalmente le pari opportunità e di contrastare le discriminazioni di genere sul lavoro.
La strategicità del ruolo risiede nella possibilità di sedere ai tavoli istituzionali, compresi quelli nei quali si decide la programmazione dei fondi.
“Sono molto fiduciosa rispetto alle prospettive future: c’è una generazione che deve uscire dal mercato del lavoro e un’altra che deve entrare, c’è il calo demografico che, pur costituendo un fattore negativo, può anche voler dire più opportunità per meno persone. I ragazzi devono essere più pronti e preparati per entrare nel mercato del lavoro.
Alle ragazze voglio dire: siate autonome, guardate avanti e studiate tanto, perché per le donne essere normali non è sufficiente”.
Tiziana Putzolu, proprio per il ruolo chiave ricoperto, ha chiesto ai tavoli istituzionali di ricordare che nel PNRR è prevista una premialità del 30% sugli investimenti che le imprese devono attuare rispetto alle donne e ai giovani.
Sarà necessario vigilare che questa indicazione venga effettivamente realizzata così come previsto dal Piano.
Cultura, ricerca e innovazione per creare nuove opportunità
Sluijters ha voluto riferire ai giovani un buon esempio di progettualità in cui è stato coinvolto in Grecia:
“Prima dell’Italia ero responsabile per la Grecia nel periodo della forte crisi. Qui era stato attuato un progetto suddiviso in tre parti, che riguardava soprattutto la formazione e i giovani ricercatori, per cui il Fondo si era mosso con grande successo e per cui si sono ottenuti risultati positivi.
I giovani sono rimasti nel territorio o sono addirittura tornati e così abbiamo potuto finanziare una serie di progetti, soprattutto per le Università locali e le imprese, che hanno avuto interesse a tornare in Grecia”.
Temussi ha, quindi, riaffermato l’importanza della cultura e dell’innovazione e le varie opportunità che è possibile cogliere:
“Rispetto alla cultura, grazie anche alle nuove e recenti scoperte sui giganti di Mont’e Prama, la Sardegna ha grosse opportunità che deve riuscire a cogliere e sfruttare.
Ma anche nel mondo dell’innovazione ci sono nuove opportunità in cui i giovani sono già immersi: dallo sviluppo dei videogaming e del settore neovisivo per la produzione dei film allo sviluppo di nuove startup.
Dobbiamo dare una caratterizzazione all’isola attraverso la cultura e la ricerca. Abbiamo importantissimi progetti di ricerca anche con università estere, come ad esempio per il telescopio a onde gravitazionali”.
Il nostro patrimonio culturale, unito all’impegno nel settore della ricerca e dell’innovazione, possono creare occasioni per nuove opportunità e ricchezze nel territorio.
Elena Elisa Campanella