Fa sosta in Sardegna la campagna nazionale di prevenzione delle malattie retiniche e del nervo ottico
Una iniziativa, realizzata con il sostegno del Parlamento italiano, partita nel 2019 e interrotta a causa della pandemia, che si completerà entro il prossimo mese di luglio dopo aver coinvolto tutte le regioni italiane.
In un tir hi-tech dotato di quattro ambulatori, si effettueranno controlli gratuiti ad alta tecnologia – Il 9, 10 e 11 maggio sosta a Cagliari, il 12 e 13 a Oristano, il 14 e il 15 a Nuoro, il 16 e 17 a Sassari – Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie riguardano oltre tre milioni di Italiani – La prevenzione rende più efficace la risposta dei servizi sanitari e contribuisce alla sostenibilità della spesa sanitaria – Gli interventi di Giorgio Ricci, Membro del Direttivo dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus, dell’Assessore alla salute della Regione Sardegna Mario Nieddu, dell’On. Paolo Russo e del Prof. Maurizio Fossarello.
Cagliari, 9 maggio 2022 – Riparte oggi dalla Sardegna la terza fase della Campagna Nazionale di Prevenzione delle Malattie della retina e del nervo ottico, con tappe a Cagliari (9, 10 e 11 maggio, in Via Diego Cadello, ingresso al parco), Oristano (12 e 13 maggio, in Piazza Eleonora d’Arborea), Nuoro (14 e 15 maggio, in Piazza Italia) e Sassari (16 e 17 maggio, in Piazzale Segni).
Un progetto itinerante a sostegno della prevenzione contro le malattie oculari, avviato nel 2019 che ha subìto alcune sospensioni a causa della pandemia, ma che si completerà, dopo aver coinvolto tutte le regioni italiane, entro il prossimo mese di luglio.
L’iniziativa, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus, prevede la presenza nelle quattro città della Regione dalle 10 alle 18, di una grande struttura ambulatoriale mobile – un tir hi-tech – dotata di più postazioni, presso la quale sarà possibile effettuare gratuitamente controlli oculistici ad alta tecnologia su retina e nervo ottico, riservati a persone di età superiore ai 40 anni, munite di green pass.
La tappa in Sardegna è stata presentata oggi a Cagliari proprio nell’area antistante la struttura mobile, nel corso di una conferenza stampa introdotta dal introdotta da Giorgio Ricci, Direzione Nazionale IAPB Italia Onlus, che ha sottolineato: “…la vista è un bene prezioso, un enorme patrimonio che ereditiamo e dobbiamo imparare e preservare sin da bambini. Da essa ci giunge oltre l’80 per cento delle informazioni che ci pervengono dall’ambiente circostante. Trascurarla potrebbe compromettere irreparabilmente la nostra autonomia e indipendenza”.
L’Assessore all’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale della Regione Sardegna Mario Nieddu ricorda come “la sostenibilità dei sistemi sanitari deve, oggi più che mai, puntare sulla prevenzione. La Pandemia in questi ultimi due anni ha rallentato drammaticamente le campagne di screening come le visite di controllo. Ma ci ha mostrato anche le crepe di una mancata programmazione soprattutto sul personale medico e infermieristico, con conseguenti disagi anche sull’allungamento delle liste di attesa. Ritornare il prima possibile alla “normalità”, ci permetterà di garantire una maggiore qualità delle cure con minori costi”
Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno del Parlamento italiano che, con la Legge di bilancio 2019, ha reso disponibile uno stanziamento triennale nell’intento di dare una risposta incisiva al grande bisogno di prevenzione visiva presente nella popolazione. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza Stato–Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Società Oftalmologica Italiana, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), della Regione Sardegna, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, oltre che dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista, presieduto dall’On. Paolo Russo il quale, intervenendo alla conferenza stampa insieme ad alcuni esponenti della comunità medico-scientifica e ai vertici della sanità della Regione, ha sottolineato: “ Questa campagna è finalmente un modo concreto per aiutare i pazienti ma anche un modo moderno per orientare la politica verso scelte strategiche che aiutino i percorsi di prevenzione. Che questa iniziativa abbia un alto valore sociale è poi dimostrato anche dal fatto che – ha proseguito il parlamentare – nelle regioni già interessate dalla campagna ben il 40 per cento dei soggetti esaminati hanno evidenziato patologie in atto o sospette, delle quali non avevano alcuna consapevolezza”.
Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie rappresentano un insieme di patologie che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. Dati, questi, da considerarsi in ulteriore aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e che lasciano intravedere uno scenario minaccioso per quanto riguarda la qualità della vita degli italiani e la sostenibilità della spesa sanitaria.
Che quello dell’informazione e della prevenzione sia un approccio vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico è stato evidenziato anche dal Prof. Maurizio Fossarello, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università degli Studi di Cagliari: “La moderna tecnologia oculistica consente di effettuare una diagnosi precoce di malattia, ma allo stesso tempo è necessario creare le condizioni perché il paziente possa avere immediato accesso alla terapia. Questo significa ridurre le liste di attesa, creare delle reti di riferimento regionali, ricorrere alla telemedicina laddove possibile. In un sistema virtuoso – ha proseguito il clinico – con la collaborazione di Oculisti, Aziende Ospedaliere e Regioni, si potrebbe ottenere una netta riduzione dei casi di pazienti ipovedenti per malattie come glaucoma e maculopatie curabili se precocemente diagnosticate e trattate”.
La campagna Vista in salute, che si avvale della partnership tecnologica della società Topcon, si prefigge tre obiettivi fondamentali: far conoscere le principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione; accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nelle agende sanitarie regionali; utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale, finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie e indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva.
Nella edizione 2022 verrà inoltre sperimentato un prototipo di visore a tecnologia digitale, sviluppato da IAPB Italia onlus in collaborazione con centri di ricerca e Università, che permette di effettuare una valutazione estremamente precisa di tutti fattori che concorrono alla visione.