Quando si aprono le porte, non ci si deve trovare impreparati. La filosofia adottata dalla FITET nell’era Carrucciu, continua ad essere applicata con regolarità: le opportunità di pubblicizzare il tennistavolo vanno colte al balzo perché gli appassionati affiorano all’improvviso e vanno catechizzati a dovere
Con l’arrivo del bel tempo le restrizioni pandemiche risultano sempre meno invasive e per le scuole ritorna finalmente il momento di dar sfogo ad iniziative dove sport e inclusione continuano ad andare amorevolmente d’accordo. Nel mese di maggio il comitato sardo ha avuto l’opportunità di partecipare a due iniziative a Cagliari.La prima presso la sede di via Cabras dell’Istituto Tecnico Economico Pietro Martini; oltre ai padroni di casa ha coinvolto classi provenienti da altri tre Istituti: Liceo Pitagora, Liceo Siotto, Liceo Foiso Fois.
Divertimento assicurato per tutti grazie anche alla partecipazione di altre due federazioni che hanno propagandato la scherma (FIS) e il calcio balilla paralimpico (FPICB). Un occhio di riguardo è rivolto ovviamente agli studenti con disabilità affinché possano intraprendere un percorso sportivo, magari col supporto dei loro compagni che a loro volta trovano nuove ispirazioni ai loro percorsi giovanili. Il tutto è stato coordinato dal comitato CIP Sardegna e dal Gruppo referente del MIUR.
Inclusione, divertimento e socializzazione sono stati gli ingredienti principali ben amalgamati presso la scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri: hanno dato vita a Sportabilmente, attività inclusa nel progetto Prossimamente. Anche in questo caso il CIP isolano si è fatto garante dell’iniziativa che ha visto di nuovo protagonisti tennistavolo e scherma, con in più il rugby paralimpico promosso dalla FISPES (Federazione Italiana Sport paralimpici e Sperimentali).
In entrambi gli appuntamenti, a coordinare la postazione della FITET c’era il tecnico Martina Mura:
“Le ritengo ottime iniziative sia per far conoscere il nostro sport, sia per l’inclusione tra i ragazzi – ha dichiarato – e i ragazzi hanno dimostrato interesse, soprattutto nel giocare e divertirsi con altri loro coetanei che non conoscevano. I tavoli sono sempre pieni, spesso se non si desse uno “stop” i giovani avventori continuerebbero a giocare tutto il giorno e di questo ne sono felicissima.
A prescindere dagli ottimi risultati ottenuti, manifestazioni simili sono fondamentali per i giovani, soprattutto nel particolare periodo che stiamo vivendo, come sottolineato pure da Manuela Caddeo (referente scolastico del Comitato Paralimpico) nella seguente affermazione: I ragazzi avevano proprio bisogno di una giornata di sport. Noi siamo riusciti a regalargliene ben due e questo mi rende fiera del percorso che la federazione in sinergia con il comitato paralimpico sta portando avanti”.
Al Dante Alighieri ha fatto un’incursione il presidente Simone Carrucciu, in veste anche di vice presidente vicario del CIP sardo: “Rivedere facce sorridenti mentre impugnano una racchetta non ha prezzo – evidenzia – a riprova dell’importanza rivestita dalla promozione di uno sport che provandolo porta benessere. Ringrazio di cuore dirigenti scolastici e docenti, per la fiducia riposta in noi, sperando in nuove proposte future; significherebbe che l’impronta è stata ben impressa”.