Il 31 maggio è la Giornata internazionale contro il fumo. Tale ricorrenza è stata istituita dagli Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità nel 1987. Nel 1988 è stata approvata la risoluzione WHA42.19, che chiedeva la celebrazione della Giornata mondiale senza tabacco, ogni anno il 31 maggio.
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, visti i danni derivanti dal tabagismo e divulgati dall’ISS, proprio il 30 maggio 2022 con Comunicato Stampa N°39/2022 – Fumo: in Italia circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019. Triplicato il consumo di sigarette a tabacco riscaldato, ritiene doveroso intensificare le azioni di sensibilizzazione e informazione tra i giovanissimi per scongiurare l’aggravarsi del fenomeno.
L’attrattiva che esercita la sigaretta sugli adolescenti è ancora fortissima: è collegata anche a forme di insicurezza, bassa autostima, che, senza fondamento reale, si cerca di alleviare, ricorrendo appunto al fumo. Non basta il monito degli adulti, specialmente se costituiscono un esempio negativo; si deve far leva su una campagna a tutto tondo dalle scuole ai media per rendere meno “fascinosa” una dipendenza che, in realtà, invecchia precocemente e contribuisce a indebolire il nostro organismo, minandolo nei punti più nevralgici. Secondo i dati ISTAT, “quasi la metà dei giovani fumatori nella fascia d’età 15-24 anni (49,8%) fuma meno di 9 sigarette al giorno, sebbene il 45,5% di essi consumi tra le 10 e le 19 sigarette/die”.
Anche i valori relativi alla sigaretta elettronica sono preoccupanti: “gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone”.
Tale realtà incide pesantemente sulla salute dei cittadini e sulla sanità nazionale: in Italia il fumo passivo determinerebbe un migliaio di morti l’anno. Una strage silenziosa che va contrastata sicuramente.
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani sollecita i medici e gli esperti del settore a interagire frequentemente con gli studenti per illustrare le reali conseguenze di una scelta che superficialmente viene concepita al pari di un modo di vestire.
Il CNDDU invita il Ministero dell’Istruzione ad avviare all’inizio dell’a.s. 2022 / 2023 una forte campagna di dissuasione in ogni scuola rispetto al fumo e consapevolezza dei danni connessi. Si propone ancora di articolare dell’UDA multidisciplinari sull’argomento e suggerisce di innalzare a 18 anni il divieto di vendita del tabacco. #NonsiFumailFuturo
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU