Il duo composto da Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi domenica 29 maggio a Sa Manifattura e martedì 31 maggio al TEN di Nuoro
Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi sono un duo artistico che lavora tra Berlino e Torino e ha ottenuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.Nel contesto del festival di danza contemporanea e arti performative Autunno Danza Panzetti-Ticconi hanno già mostrato i loro lavori e ottenuto un prezioso riconoscimento da parte del pubblico per Harleking, ritornano in Sardegna con una doppia data e due lavori differenti:
a Sa Manifattura domenica 29 maggio alle ore 19, mostrano A E R E A, la prima parte di un dittico che si articola intorno all’immagine della bandiera: un oggetto impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi da loro.
In costante prossimità, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini.
Le bandiere di un grigio argenteo, si presentano ripulite da stemmi, simboli, sino a raggiungere la loro essenza plastica.
Un punto zero privo di connotazioni in cui tutto può emergere, cominciare o sparire.
Come appartenenti ad un passato prossimo o remoto, figure fantasmatiche prendono corpo in una partitura di svelamenti, evocando una stretta quanto antica fratellanza tra due oggetti tessili, bandiera e sudario.
Il titolo fa riferimento a due parole che graficamente sovrapponibili possono emergere da un unico vocabolo: ARA – AEREA.
La prima allude al luogo, che nell’antichità veniva deputato al sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte, inflitta in dono a chi veniva riconosciuto il potere più alto.
La seconda indica la qualità fisica dell’oggetto bandiera che si dichiara, nella sua maggior espressione di potere una volta che si estende, librandosi in aria.
Al Teatro Eliseo di Nuoro, martedì 31calle ore 20 – in collaborazione con Sardegna Teatro- Panzetti Ticconi mostreranno ARA!ARA! La seconda parte di un dittico iniziato con AeReA che prosegue con l’indagine del potere simbolico della bandiera, attingendo alla tradizione dello sbandieramento.
Il termine ARA rivela un secondo significato che allude all’antico luogo del sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte, inflitto come dono a coloro cui veniva riconosciuto il potere supremo.
ARA! ARA! è la designazione del simbolo di un potere nascente che sceglie un uccello per rappresentarsi.
Non un rapace maestoso e temibile come l’aquila, bensì un uccello che comunica divertimento e tranquillità diventando, secondo un popolare look western, un’icona esotica: il pappagallo ARA.
Fu introdotto nel circo per le sue capacità acrobatiche che, insieme ai colori sgargianti del piumaggio e alla capacità di ripetere suoni e parole per imitazione, lo rendevano un animale perfetto per il divertimento in cattività.
ARA! ARA! rappresenta dunque un potere seduttivo, grazie al suo aspetto amichevole e festoso che, come l’uccello, imita e ripete, riportando schemi del passato, ignorando contenuti e effetti.