LE COSTE SARDE SET DI GUERRA interrogazione di Desirè Manca (M5S)
Le coste sarde set di guerra: interrogazione Desiré Manca (M5S):“Mentre la nostra isola si prepara ad accogliere i turisti e spera in una ripresa economica legata alla stagione estiva, alcune mete turistiche, tra le più belle e rinomate della nostra isola, come Porto Pino e Villasimius, vengono “confiscate” per diventare vero e proprio teatro di scene di guerra.
Con un’ordinanza del 5 maggio lo Stato Maggiore della Difesa ha infatti comunicato che l’Isola deve essere posta “immediatamente” sotto “assedio”.
Con ordinanza della Capitaneria di porto di Cagliari dello stesso giorno si stabilisce che fino al 27 maggio sono vietati il transito, la sosta, la navigazione, l’ancoraggio di ogni tipologia di unità navale, comprese quelle da diporto, nonché le immersioni, la balneazione, la pesca ed i mestieri affini in 16 località della Sardegna”.
“L’imponente esercitazione militare messa in campo nel mare di Sardegna e nei poligoni sardi si estenderà anche in aree che esulano dal territorio gravato da servitù militari.
Ma tali esercitazioni – osserva Desirè Manca – improvvise e di così vasta portata, non possono essere considerate consuetudinarie e necessitano di un’attenta pianificazione in sede di Co.Mi.Pa. (Comitato Misto Paritetico per le Servitù Militari).
Se non vogliamo compromettere l’avvio della stagione turistica, le esercitazioni devono essere sottoposte obbligatoriamente al parere del Comitato, che deve valutare la compatibilità dei programmi militari con i piani di sviluppo territoriali”.
Così la consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas per avere delucidazioni in merito alle esercitazioni militari in corso sulle coste sarde.
“Il Presidente Solinas è stato tempestivamente e preventivamente messo al corrente dell’avvio di queste esercitazioni?
È stato avviato un confronto con il Co.MI.Pa. della Sardegna?
Chiedo inoltre al Presidente se intenda inoltrare formale protesta ai ministeri competenti per quanto sta accadendo in queste ore nella terra di Sardegna e sulla testa del popolo sardo”.