Monitoraggio stato salute coste e spiagge italiane
Ancora in corso lungo le coste, attività di monitoraggio dello stato di salute organizzate dagli esperti della Società Italiana di Geologia Ambientale nata il 18 Maggio del 1992.
Le attività sono aperte alla stampa e all’opinione pubblica tutta!In corso il Geological Day Coste !
In campo gli esperti della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA). La stampa ed i cittadini potranno essere con loro.
Alessandro Tinelli, (Ingegnere Forestale e Vice Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale sezione Lazio): “Per il Lazio i primi sopralluoghi sono stato effettuati nell’area di Cerveteri e Ladispoli a nord di Roma.
In particolare abbiamo evidenziato lo stato di differenti siticon caratteristiche diverse”.
Francesco Stragapede (geologo – Società Italiana Geologia Ambientale) “Stanno arrivando i primi risultati dell’attività di monitoraggio lungo le coste italiane. Domani ancora monitoraggio ed in particolare in Calabria e nel Lazio!”.
Ecco le immagini dalla Sicilia dove Francesco Cancellieri ingegnere della Società Italiana di Geologia Ambientale( esperto in educazione ambientale) descrive le operazioni di monitoraggio lungo spettacolari spiagge e foto dal litorale laziale
“Il 18 maggio ha avuto inizio l’attività di monitoraggio delle coste e delle spiagge come organizzato dalla SIGEA con il progetto Gelogical Day Coste.
Per il Lazio i primi sopralluoghi sono stato effettuati nell’area di Cerveteri e Ladispoli a nord di Roma.
In particolare abbiamo evidenziato lo stato di differenti siti con caratteristiche diverse.
Un tratto di spiaggia livellata da mezzi meccanici per renderla idonea alla balneazione che ha intaccato il piede delle dune e distrutto la vegetazione naturale per realizzare una recinzione di confine. Questa area necessita di interventi di miglioramento ambientale perché negli anni lo sfruttamento sconsiderato ne ha alterato le caratteristiche ambientali dando una sensazione di mancanza di cura.
Un tratto in prossimità della Torre Flavia, difesa da pennelli artificiali prevalentemente rocciosi, che hanno prodotto una area di deposizione sabbiosa e soprattutto la possibilità, nel tratto più interno, di realizzare la formazione di dune naturali con vegetazione pioniera, molto interessanti dal punto di vista naturalistico.
L’ampia superficie sabbiosa pianeggiante ben si presta ad ospitare numerosi bagnanti e fruitori dediti alla pesca. Purtroppo l’attività antropica nella zona più interna produce un significativo impatto a causa dell’innaffiamento di prati erbosi e piante esotiche attraverso l’acqua di pozzi che impoveriscono la falda innescando processi di salinizzazione”. Lo ha affermato Alessandro Tinelli, Ingegnere Forestale e Vice Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale sezione Lazio.
“Un terzo sopralluogo all’interno della area naturale protetta presenta caratteristiche geologiche completamente diverse .
Si tratta di un’area soggetta a forte erosione a causa delle correnti marine, modificate da interventi antropici realizzati nella zona a sud.
Il forte impatto delle mareggiate ha intaccato fortemente il piede della duna – ha continuato Tinelli – che si interrompe bruscamente con un dislivello di circa 1.30 m. creando così un grave pericolo per la zona umida retrostante che registra già processi di salinizzazione.
La SIGEA vuole evidenziare queste problematiche mettendo a disposizione le proprie professionalità per le istituzioni competenti e le amministrazioni locali.
Si accludono alcune foto”.
E stanno arrivando, in queste ore i risultati dei primi monitoraggi che proseguiranno anche nei prossimi giorni in varie zone d’Italia!
“I risultati dei monitoraggi appena effettuati sulle spiagge sono in fase di informatizzazione, e riportano situazioni variegate, che riguardano tratti rivieraschi antropizzati o naturali.
Sicuramente gli effetti erosivi – ha affermato poco fa il geologo Francesco Stragapede della Società Italiana di Geologia Ambientale – e il degrado delle coste risulta particolarmente evidente, sia per effetti legati all’erosione dei litorali che per l’intensa antropizzazione, che in alcuni casi si è spinta sino alla costa. Qui molte strutture ricettive sono infatti interessati dal mare, oltre l’attuale linea di costa, realizzate in aree pericolose o inopportune.
Pochi risultano i tratti costieri in ampiamento, come anche quelli in discrete condizioni ambientali, il cui pieno recupero è sicuramente rimandato in preparazione alla stagione estiva.
Sicuramente risulta evidente la mancata pianificazione degli interventi di difesa, localizzati e non coordinati, che dall’analisi dei risultati sarà possibile collocare con maggiore precisione, valutandone direttamente l’efficacia”.
Oggi, Sabato 21 Maggio importante attività di monitoraggio, in Calabria, presso il Porto Turistico di Cetraro e nel Lazio, attività di monitoraggio sulla spiaggia in prossimità della foce del Rio Fiume a Santa Marinella. Lunedì 23 Maggio, alle ore 9 e 30, ancora attività di monitoraggio sulle spiagge di Ostia, nel Lazio.