Oristano, assegnati 38 orti urbani
Il Comune di Oristano ha assegnato vari orti urbani a Torangius, nella via Anglona.
Assegnati 38 orti urbani: per 3 anni i lotti saranno curati dagli anziani (10), dalle famiglie (38) e dalle associazioni (1) a fronte del pagamento di un canone annuo che va dai 25 ai 40 euro a seconda delle dimensioni del terreno concesso. Alcuni lotti saranno curati in condivisione da più assegnatari.Il progetto è nato negli anni passati su iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e si è rivelato molto utile per aiutare le famiglie a combattere la crisi, ma anche e soprattutto puntare a incidere sul tessuto sociale favorendo l’integrazione e la partecipazione.
Gli orti urbani sono uno strumento ormai consolidato e apprezzato per creare spazi e occasioni per le relazioni interpersonali e sociali, per la riscoperta dei saperi tradizionali, ma anche un’attività utile per integrare il reddito familiare.
Devono essere utilizzati per la sola coltivazione di ortaggi, fiori e piccoli frutti ad uso del concessionario nel rispetto di quanto disposto dal regolamento comunale. Consentono la gestione partecipata di spazi comuni, offrendo forme di libero accesso da parte di tutti i cittadini e promovendo eventi ed iniziative dirette a sviluppare la conoscenza e la formazione sui temi della campagna, dell’agricoltura eco-sostenibile e della tutela dell’ambiente. Altrettanto importante è l’obiettivo di stimolare la formazione dei cittadini verso una cultura della preferenza della qualità dei prodotti alimentari per promuovere un’alimentazione sana e sicura.
Con l’ultimo bando, in continuità con l’iniziativa avviata negli anni passati, l’Assessorato all’Ambiente ha voluto stimolare e agevolare l’impiego del tempo libero dei cittadini residenti in attività ricreative volte a favorire la socializzazione nonché la diffusione e la conservazione di pratiche sociali e formative tipiche della vita rurale. Il progetto è nato per favorire la riqualificazione di aree dismesse e terreni agricoli inutilizzati, arginando il consumo di territorio, mitigando le situazioni di marginalità e degrado e migliorando il paesaggio urbano. Oggi vuole orientare la formazione dei cittadini verso una cultura della qualità dei prodotti alimentari per un’alimentazione sana e sicura.