È stato l’Assessore al Bilancio Angelo Angioi a presentare l’argomento in aula spiegando che le modifiche si sono rese necessarie a seguito dei rilievi mossi dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Il MISE, rispetto alla delibera approvata dall’assemblea civica nello scorso mese di febbraio, in una nota ha rilevato che “prevedendo un’esenzione per i redditi fino ad euro 10.000 ed un’aliquota dello 0,69% per i redditi oltre euro 10.000 e fino a euro 15.000, la delibera non è conforme alla vigente normativa in materia. Una siffatta formulazione, infatti, finisce per equiparare l’esenzione ad uno scaglione di reddito in contrasto con quanto stabilito dall’art. 1, comma 11, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, il quale prevede che la soglia di esenzione debba essere stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche non è dovuta”, precisando che “nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo”.
Sulla base delle indicazioni del Ministero – ha sottolineato l’Assessore Angioi – sono state definite 4 aliquote, confermando l’esenzione fino a 10 mila euro:
0,69% fino a 15.000 euro
0,72% Da 15.001 a 28.000 euro
0,76% Da 28.001 a 50.000 euro
0,80% Oltre i 50.000 euro
Durante il dibattito Francesco Federico (indipendente) ha evidenziato che le modifiche stabilite dalla nuova cambiano anche le aliquote stabilendo modifiche sostanziali a quanto già deciso dal Consiglio comunale nei mesi scorsi, Giuseppe Puddu (FDI) ha precisato che le modifiche non influiscono sul gettito complessivo e ha ribadito che il provvedimento tutela il Consiglio comunale.
Per il Sindaco Andrea Lutzu “l’addizionale Irpef è stata una delle scelte più difficili di questi anni di amministrazione, ma era un dovere per lasciare in ordine i conti del Comune e consentire a chi amministrerà la città nei prossimi anni di farlo serenamente”.
Nella replica l’Assessore Angioi ha evidenziato che “l’inflazione e l’aumento dei costi energetici che stanno colpendo i cittadini colpisce anche gli enti locali che fanno fatica a garantire i servizi pubblici, primi fra tutti i servizi sociali, ed uno sforzo da parte di tutti in questo momento è necessario”.
Sempre nella seduta di ieri, il Consiglio comunale, su proposta dell’Assessore alle Attività produttive Marcella Sotgiu, ha approvato all’unanimità (16 voti a favore) le modifiche allo statuto dell’AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica aggiungendosi alle altre 44 città che hanno già dato il via libera al nuovo testo.
Con il nuovo statuto si prevede una nuova composizione del consiglio direttivo, la creazione del consiglio dei territori di affermata tradizione ceramica e una più precisa divisione dei ruoli tra presidente e direttore.
Nel dibattito sono intervenuti Davide Tatti (Presidente della Commissione), Francesco Federico (indipendente), Giuseppe Puddu (FDI) e Maria Obinu (PD).