Presentato il Comitato sardo per una nuova legge elettorale statutaria
Si è tenuta stamattina, all’Hostel Marina a Cagliari, la conferenza stampa di presentazione del comitato sardo per la nuova legge elettorale statutaria: per una legge elettorale democratica e proporzionale.Un Comitato che nasce con l’idea di lavorare sull’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sul tema della legge elettorale, considerata una legge antidemocratica e non rappresentativa delle volontà espresse dal voto.
Erano presenti e sono intervenuti alla conferenza:
- Lucia Chessa: segretaria nazionale del Partito Rosso Mori;
- Giovanni Fancello: Potere al Popolo, Sardegna;
- Enrico Lai: segretario regionale di Rifondazione Comunista in Sardegna;
- Francesco Desogus: Candidato Presidente per i 5 stelle alle elezioni regionali del 2019;
- Eugenio Lai: Consigliere regionale di Liberi e Uguali Sardegna;
- Salvatore Multinu: segretario regionale Sinistra Italiana Sardegna.
I problemi dell’attuale legge elettorale
Lucia Chessa, segretaria nazionale del Partito Rosso Mori, ha introdotto la conferenza sottolineando quelle che sono le principali problematiche connesse all’attuale legge elettorale regionale:
“Questa è una legge elettorale truffa. Una legge che, dal 2013, porta al voto i cittadini sardi e, nel momento in cui si vanno a contare i voti e a comporre il Consiglio regionale, si evidenzia come la composizione dello stesso non rappresenti la volontà che i sardi hanno espresso al momento del voto.
E non ci sono state iniziative del Consiglio regionale mirate a uscire da questa condizione”.
I problemi che vengono evidenziati sono principalmente due:
- Due quote di sbarramento altissime (5 e 10%);
- Un premio di maggioranza elevato.
Il Comitato ritiene questa condizione una grave violazione dei diritti dei sardi e dei principi democratici rappresentativi ed è per questo che vuole avviare un progetto di informazione e sensibilizzazione sul tema, in quanto la via consiliare risulta impercorribile.
Le leggi elettorali sono fondamentali per orientare le discussioni:
i partiti, con il sistema proporzionale, troverebbero conveniente caratterizzare e distinguere i loro programmi, senza la necessità di creare maggioranze fittizie come accade con l’attuale sistema elettorale.
“Chi è rappresentato in Consiglio regionale sta bene come sta.
Questa legge è stata votata dal centro destra e dal centro sinistra uniti, proprio per mantenere queste coalizioni al governo della Regione, escludendo ogni possibilità che tutto il nuovo pensiero dei sardi possa andare ad essere rappresentato in Consiglio regionale.
Questo è inaccettabile”; afferma Lucia Chessa.
Le proposte del Comitato sardo
Enrico Lai, segretario regionale di Rifondazione Comunista in Sardegna, ha da subito chiarito come il suo Partito, attraverso il Consigliere regionale Giuseppe Stocchino, aveva votato contro l’attuale legge elettorale.
La battaglia che il Partito di Rifondazione Comunista porta avanti è, infatti, quella tesa a ripristinare un sistema proporzionale puro attraverso:
- La cancellazione dei premi di maggioranza;
- L’eliminazione delle soglie di sbarramento: esiste, comunque, una soglia di sbarramento naturale che è data dal numero dei consiglieri regionali;
- L’abbandono del presidenzialismo: il Presidente della regione dovrebbe essere votato dall’aula.
“Si tratta di un problema di disaffezione generale degli elettori.
È importante che questo non sia un tavolo chiuso: è necessaria una battaglia del popolo di altissimo livello. Dobbiamo entrare nelle case delle persone, perché le istituzioni non recepiscono queste istanze.
E l’astensionismo ne è una prova”, afferma Enrico Lai.
Anche Francesco Desogus, Candidato Presidente per i 5 stelle alle elezioni regionali del 2019, ha voluto esprimere, a titolo personale, il suo sostegno rispetto al progetto proposto dal Comitato:
“Soprattutto alla luce delle elezioni del 2013 le leggi elettorali sono state create in modo strategico e peggiorativo, soprattutto per le Regioni.
I Consigli regionali, con questa legge elettorale, non esistono; con questo tipo di struttura organizzativa non c’è possibilità di dialogo, neanche all’interno della maggioranza.”
Desogus ha anche voluto far riflettere su un altro aspetto:
alle elezioni del 2014 e del 2019 ha votato poco più della metà dei sardi. Ulteriore sintomo del distacco tra la rappresentanza politica e i cittadini.
Il lavoro di sensibilizzazione e informazione
Il Comitato vuole informare e sensibilizzare i cittadini sul tema della legge elettorale sarda: lo farà attraverso progetti e iniziative che porterà avanti in tutto il territorio.
La prima iniziativa pubblica del Comitato si terrà sabato 28 maggio a Nuoro e proseguirà in tutto il territorio per attivare una discussione su questo tema.
Il Comitato è aperto a nuove adesioni da parte di gruppi, associazioni, soggetti (organizzati e non) che si riconoscono nel progetto e nei fondamenti della democrazia, attualmente negati alla Sardegna.
Giovanni Fancello di Potere al Popolo Sardegna ha spiegato il perché dell’adesione al Comitato:
“Questa riunione, composta da vari soggetti civili e politici, è necessaria perché sentiamo che il tema della rappresentanza è un tema caldo che ha a che fare con il problema generale della nostra democrazia. Un problema che è quello della disaffezione dalle forme tradizionali di partecipazione politica”.
Fancello ha voluto ribadire la tendenza, da parte dei partiti a vocazione maggioritaria, a voler monopolizzare gli spazi della rappresentanza:
partiti di cartello, che escludono qualunque posizione partitica di rappresentanza divergente da quella dei partiti di maggioranza.
In questo senso la legge elettorale sarda ha prodotto notevoli distorsioni.
L’azione del Comitato vuole trovare un radicamento nei territori proprio per sopperire a queste mancanze, attraverso un confronto costante con i cittadini che riesca a porre al centro della discussione il tema della rappresentanza.
I progetti del Comitato sardo
Si tratta di una battaglia complessa e di lungo respiro che deve passare attraverso un forte lavoro di sensibilizzazione: oltre alle iniziative saranno presenti anche delle raccolte firme, che avranno come finalità quella di chiedere al Consiglio regionale di lavorare ad una legge elettorale che garantisca pluralismo e adeguata rappresentanza di genere.
Eugenio Lai, Consigliere regionale di Liberi e Uguali Sardegna, ha messo in rilievo come la battaglia si svolga anche a livello nazionale:
“Nella precedente legislatura ho depositato una proposta di legge che va verso il proporzionale: ci impegniamo come gruppo a depositare la legge elettorale proporzionale in Consiglio regionale.”
Anche Salvatore Multinu, segretario regionale Sinistra Italiana Sardegna, esprime il suo appoggio alle proposte del Comitato:
“Vogliamo che il Consiglio diventi la massima espressione del potere dell’elettorato.
Il Consiglio può già iniziare ad eliminare qualche meccanismo distorto (il voto di preferenza che prevale su quello di lista, ad esempio) per fare in modo che il prossimo Consiglio abbia già una disposizione che possa dare una risposta alle istanze che stiamo cercando di raccogliere. I partiti possono rinascere se si eliminano le coalizioni”.
L’obiettivo principale che il Comitato si pone è quello di far riflettere i cittadini sul tema della rappresentanza, un tema che li colpisce direttamente.
Un tema diventato ormai un problema culturale che il Comitato vuole affrontare attraverso il lavoro di informazione e sensibilizzazione.
Elena Elisa Campanella