Pubblicata L’ordinanza ammazza cinghiali
Leal: “Gli Animali, Pagano Sempre Per Gli Errori E Gli Interessi Umani”.
La condanna a morte per i cinghiali nella regione Lazio è ufficiale. L’ordinanza di abbattimento dei cinghiali emessa dal commissario straordinario per l’emergenza peste suina, Angelo Ferrari per le misure di controllo e prevenzione della peste suina africana è arrivata puntualmente con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’ordinanza ammazza cinghiali del 21 maggio.Sicuramente un magnifico regalo ai cacciatori che si troveranno a poter organizzare battute di caccia fuori stagione e potranno tenersi gli animali per il consumo se abbattuti in zona confinante con la zona infetta e se risultati negativi ai di laboratori per la ricerca del virus della Peste suina africana (Psa). Le modalità di abbattimento saranno comunicate entro 30 giorni.
Lo sconcerto di chi di occupa di diritti degli animali rimane legato anche alle motivazioni delle ricorrenti stragi di questi animali. Come ormai molti sanno il “soprannumero” di cinghiali è causato in prevalenza dai cacciatori che pasturano e allevano gli animali per ripopolare i territori e per poi cacciarli.
La tecnica per ridurre il numero di cinghiali rimane quella di uccidere le femmine, ma quando in un branco si elimina la matriarca viene a mancare l’emissione di un ormone che blocca l’estro delle altre femmine, e queste ultime entrano in periodo fertile e lo stesso accade per i maschi che entrano in estro prematuramente generando così un aumento delle nascite.
Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL commenta: “Ci preme ricordare che quella che viene definita dalla politica “invasione di cinghiali” in questo caso a Roma, è un termine d’effetto che tende a deviare l’attenzione dal problema della gestione dei rifiuti. Troppe zone della capitale sono di fatto una discarica a cielo aperto che trasfoma le strade in un irresistibile self service per i cinghiali e per la fauna selvatica. LEAL non si rassegna – prosegue Prampolini – e chiede per la Psa test preventivi e non post mortem mentre per il controllo numerico dei cinghiali. Per il controllo numerico invece sosteniamo le sterilizzazioni e la sospensione degli abbattimenti, metodi che, secondo gli esperti, costituiscono il più efficace mezzo di controllo delle nascite”.