Roccagiovine: il capogruppo consiliare e presidente del movimento Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, critica aspramente l’atteggiamento del sindaco Marco Bernardi e della sua giunta per non aver intrapreso alcuna iniziativa commemorativa per la festa della liberazione
Era il 25 aprile 1945 quando il CLNAI (Comitato di Liberazione Alta Italia) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti e quel giorno fu preso come simbolo della liberazione dell’Italia e dell’inizio di una nuova fase che portò fino al referendum del 2 giugno del 1946 e da quel dì, fino ai giorni nostri, il Bel Paese ricorda quella data commemorando coloro che per la libertà hanno sacrificato la propria vita.Tutti i comuni italiani celebrano questo giorno di festa nazionale ma quest’anno all’appello ne è mancato uno: Roccagiovine. Infatti nel comune della Valle dell’Aniene nulla è stato fatto per commemorare quella data: ciò ha fatto infuriare i cittadini e indignare il capogruppo consigliare del movimento “Italia dei Diritti” Antonello De Pierro.
“Da quando sono consigliere di questo splendido comune ne ho viste tante – esordisce così il Presidente – fin dal giorno dell’insediamento del consiglio comunale ormai quattro anni or sono, quando il sindaco Marco Bernardi si apprestava a giurare senza avere davanti a sè la Costituzione Italiana; nel corso del mandato consiliare più volte ho dovuto contestare l’operato del sindaco e della giunta per il loro modo di amministrare questo comune, ma adesso si è proprio toccato il fondo.
Il 25 aprile è una data importante per il nostro Paese, una festività nazionale che celebra la liberazione dell’Italia dal nazifascismo ed è un dovere sacrosanto di ogni amministrazione commemorare questa giornata con iniziative atte a rendere omaggio ai caduti per la libertà e a tutti coloro che hanno lottato e combattuto per regalarci quanto di più sacro esiste a questo mondo, quella libertà che purtroppo ancora oggi in alcuni paesi viene negata.
Eppure – prosegue De Pierro – a Roccagiovine, Sindaco e giunta, non hanno ritenuto necessario celebrare questa giornata se è vero come è vero che nessuna iniziativa è stata intrapresa per festeggiare il giorno della liberazione; neanche una corona di fiori al monumento ai caduti, un semplice gesto che avrebbe comunque reso omaggio a tutti i martiri della Patria.
Mi sento quindi in dovere – chiude il capogruppo consiliare IdD – di censurare il comportamento della maggioranza consiliare di Roccagiovine e chiedo loro di scusarsi con la cittadinanza per il comportamento tenuto durante la festa della liberazione e di deporre una corona d’alloro, seppur in ritardo, al monumento ai caduti”.
Carlo Spinelli – segretario provinciale romano dell’IdD e responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento concorda con il presidente De Pierro – aggiunge:
“Il comportamento tenuto dalla giunta comunale di Roccagiovine è un’offesa all’Italia intera ed ai caduti per la Patria e non c’è motivazione alcuna che li possa giustificare; se il sindaco è impossibilitato a presenziare ad una cerimonia commemorativa il vice sindaco può farne le veci o in alternativa un assessore. Non è possibile – conclude Spinelli – che nessuno si sia reso disponibile ad un breve discorso di commemorazione e a deporre una corona di fiori al monumento ai caduti, è una vergogna della quale Sindaco e giunta comunale di Roccagiovine si sono macchiati e che resterà indelebile nella memoria dei cittadini di questo comune della Valle Aniene”.