Sant’Arte – Festival di Arti visive e Performative. Quinta edizione “Il Nostro Tempo non ha Tempo”. San Sperate 27|28|29 maggio 2022
Da venerdì 27 a domenica 29 maggio, nell’anno in cui Pinuccio Sciola avrebbe compiuto 80 anni, si terrà a San Sperate la quinta edizione di Sant’Arte, il Festival di arti visive e performative nato da un’idea dell’artista Pinuccio Sciola. Sant’Arte è realizzato e coordinato dalla Fondazione Pinuccio Sciola con la direzione artistica di Maria Sciola e la direzione organizzativa di Elisabetta Villani. L’iniziativa è promossa dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna, col patrocinio del Comune di San Sperate e dell’Università̀ degli Studi di Cagliari.
Diciannove gli eventi in programma in questa edizione 2022, spettacoli, convegni, presentazioni di opere e progetti, concerti dalla colazione alla sera, che animeranno il Giardino Sonoro ma anche diversi altri luoghi del Paese Museo. Tra gli ospiti si segnala il gradito ritorno dell’autore e attore teatrale Moni Ovadia, che omaggerà il suo caro amico Pinuccio Sciola e la musicista tedesca Limpe Fuchs, leggendaria figura di riferimento della sperimentazione sonora mondiale, per la prima volta in Sardegna.
Il tema dell’edizione 2022: Il nostro Tempo non ha Tempo
Ispirata dal pensiero di Sciola, dal contenuto poetico e identitario che lui amava recitare “il mio tempo non ha tempo”, la quinta edizione di Sant’Arte rivolge la dichiarazione a tutta la comunità di artisti, affinché possano interrogarsi sul tempo presente, attuale, storico, della guerra, vicina e lontana, che stiamo vivendo e che ognuno vive nel suo personale quotidiano, e possano agire nel tessuto sociale con una visione coraggiosa e responsabile, di denuncia contro ogni forma di prevaricazione e violenza.
L’arte in relazione al tempo è la rappresentazione della coscienza, dialoga col concetto di durata, di spazio e di movimento, fino ad arrivare all’assenza del tempo stesso.
Le istituzioni
ll festival è promosso da Regione Autonoma della Sardegna, Comune di San Sperate, Fondazione di Sardegna ed è realizzato con il Patrocinio di Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Sassari, Università di Parma, Università di Genova, Università degli Studi di Udine, Universitat de Barcelona, Accademia di Belle Arti di Catania, Accademia di Belle Arti di Brera, Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina Cagliari, Plataforma Vértices, Scuola Civica di Musica Pinuccio Sciola San Sperate.
Il programma
VENERDÌ 27 MAGGIO
Si inizia dunque al mattino di venerdì 27 con un programma tutto dedicato ai progetti che hanno visto coinvolti diversi istituti scolastici sardi. Alle 10 sarà presentato, nella via San Sebastiano, il lavoro di istallazione “partecipativa” Il suono del tempo, con il Liceo Artistico “M. Delitala” di Lanusei con la collaborazione di ASARP Uno – cooperativa sociale di Cagliari. Tutti potranno partecipare dalla mattina al pomeriggio alla realizzazione del murale disegnato dai ragazzi e ragazze della classe II A.
Dalle 11 il programma si sposta nel Giardino Sonoro per la presentazione dei progetti di “alternanza scuola-lavoro (PCTO)”: Giardino Sonoro per Immagini con il Liceo Tecnico “E. Mattei” di Decimomannu e, a seguire I timbri della luce con il Liceo Artistico “F. Figari” di Sassari. Il programma della mattina si concluderà con la presentazione dell’opera di Genesio Pistidda ABMateria, a cura della storica dell’arte Francesca Iurato.
Si passa al pomeriggio, al Museo del Crudo dove, dalle ore 18, prende il via il convegno dal titolo Il Tempo di Sciola. Coordinamento scientifico a cura dell’Università degli Studi di Cagliari, con le storiche dell’arte Pamela Ladogana, Giulia Pilloni e Simona Campus, curatrice MUACC, e con Andrea Granitzio, responsabile dei progetti musicali per la Fondazione Sciola. Il convegno vedrà la partecipazione dei docenti del Master di Arte Sonora dell’Universitat di Barcelona e di Plataforma Vertices. Appena fresco di stampa, il libro L’arte e l’immaginazione produttiva. L’opera di Pinuccio Sciola, curato dal filosofo Silvano Tagliagambe, edizioni ISOLAPALMA.
A conclusione del convegno, l’apertura al pubblico della “Esposizione delle Tesi di Laurea” dedicate a Sciola, prodotte dal 1988 al 2022. Sono stati infatti individuati più di 50 lavori di ricerca e di studio di tesisti appartenenti a varie Istituzioni Italiane che hanno approfondito la figura di Sciola, le sue opere e la rivoluzione culturale del Paese Museo; tra queste si citano le Università degli Studi di Cagliari, Parma, Pisa, Milano, Genova, Sassari, Udine; le Accademie di Belle Arti di Brera, Catania, Bologna; il Conservatorio di Musica di Cagliari e il Royal Birmingham Conservatoire; lo Ied e il Politecnico di Milano, l’Universidad Nacional Autònoma de Mexico. Documentazione cartacea, fotografie inedite scattate dai tesisti durante il lavoro di ricerca in loco, video interviste ai fautori del movimento rivoluzionario del Paese Museo e la campionatura dei suoni delle Pietre Sonore, saranno in esposizione durante i tre giorni del festival dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Con l’affascinante performance sonora dell’artista Limpe Fuchs, dal titolo Lithophonia – listen to the tone disappearing, in programma alle ore 22 nel Giardino Sonoro, si concluderà la prima giornata. L’artista tedesca è una leggendaria figura di riferimento della sperimentazione sonora mondiale, una pioniera che sperimenta con le sculture sonore da oltre 50 anni. Nel corso degli anni ha lavorato con gli artisti più diversi, dal pianista classico Friedrich Gulda al luminare del jazz Albert Mangelsdorff, al maestro dell’improvvisazione radicale Evan Parker. La performance solista di Limpe Fuchs è una rara occasione per vedere e ascoltare all’opera uno dei primi avanguardisti, è veramente una performance multidimensionale, affascinante sia visivamente che auditivamente. La musicista tedesca sarà anche al centro di un workshop Metal In Motion – Build and Rhythmic per imparare ad ascoltare e suonare la voce del metallo, organizzato da Campidarte (info campidarte.org)
SABATO 28 MAGGIO
La seconda giornata del festival inizia alle 9 del mattino nel Giardino Sonoro con una colazione a cura del Biscottificio Dolci Sardi Corronca e l’esibizione Terra e Perda per piano solo di Andrea Schirru. Il pianista Andrea Schirru, attratto da sempre dalla black music e dal pop/rock, ha affiancato agli studi di pianoforte al Conservatorio di Cagliari un’intensa attività dal vivo e in studio di registrazione come pianista e tastierista, esplorando con diverse band i generi musicali più disparati.
Si prosegue alle 10 in via San Sebastiano dove, fino al pomeriggio, si potrà partecipare alla realizzazione di una Installazione artistica, insieme agli studenti del Liceo Artistico “M.Delitala” di Lanusei. L’opera conclusa sarà presentata e inaugurata alle ore 16.
Alle 11 al Giardino Sonoro si terrà la presentazione del libro Posaman & Friends, autore Pasquale Lillo Petrolo, del duo Lillo&Greg , disegnato di Luca Usai e colorato da Alessandro Costa, edizione Rizzoli. Sarà presente l’illustratore Luca Usai in dialogo con lo sceneggiatore Andrea Pau.
Banco libri e firma copia a cura della libreria FaVolare di San Sperate. Lo stesso fumettista alle 17 terrà un laboratorio di disegno a fumetti per bambine e bambini dagli 8 ai 10 anni dal titolo Raccontare il tempo nel Fumetto (posti limitati n°15).
Sempre nel Giardino Sonoro, alle ore 12:00, l’ultimo appuntamento della mattina con i Canti e Suoni per la rEsistenza, concerto del pianista Claudio Sanna che presenterà tra gli altri le musiche dedicate ai conflitti in Ucraina e Siria rispettivamente di Fabrizio Puglisi (Don’t bass in prima esecuzione) e del compositore siriano residente in Italia, Nahel Al Halabi, (Senza amore). La Musica quindi come voce del pensiero, come “presenza storica” non indifferente.
Mancava da tempo dalla Sardegna, l’autore e attore Moni Ovadia che sabato alle ore 20 sarà protagonista, nel Giardino Sonoro, dello spettacolo L’intimo canto dell’origine, su testo da lui scritto e dedicato proprio all’artista di San Sperate, in segno della loro amicizia.
La seconda giornata sarà chiusa alle 22 dal concerto Pietre di una Esposizione, in questo set notturno il pianista Claudio Sanna, con la partecipazione di Andrea Granitzio, presenterà 4 prime esecuzioni assolute (Esposito, Pedini, Ugoletti, Festou) scritte appositamente per il festival, ispirate dai suoni e i silenzi possibili/impossibili delle opere di Pinuccio Sciola in costante dialogo con la musica del presente e renderà omaggio al Maestro Enrico Pasini, organista e compositore, suonando alcune sue composizioni per pianoforte.
Claudio Sanna dal 2021 porta avanti una ricerca aperta su i “Compositori Sardi Contemporanei” un lavoro liquido, in costante mutamento. La prima parte di indagine verrà documentata attraverso la pubblicazione in due volumi della prestigiosa etichetta svizzera Hat Hut Records Basel diretta da Werner X. Uehlinger con otto compositori coinvolti. In fase di lavorazione il terzo e quarto volume.
DOMENICA 29 MAGGIO
Con uno dei momenti centrali del festival si apre la terza e ultima giornata. Alle ore 11 al Museo del Crudo si terrà la presentazione di Pinuccio Sciola l’insegnante, il maestro, l’uomo primo volume de I Quaderni della Fondazione, nuovo progetto editoriale curato dalla stessa Fondazione Sciola in collaborazione con il fotografo Francesco Galli. Questa pubblicazione – realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna – è la prima di una serie dedicata alla raccolta e divulgazione di testimonianze e materiali iconografici incentrati sulle relazioni e sugli scambi di Pinuccio Sciola riletti attraverso diverse chiavi: la pedagogia, il rapporto con il territorio, i viaggi e il confronto con altri paesi e artisti.
Alle 12:30 Jongo Show, spettacolo di giocoleria e clownerie al Giardino Sonoro.
Il pomeriggio festivaliero inizia alle 16 in via San Sebastiano con Si apre il sipario, inaugurazione del murale a cura di Giacomo Putzu, Omaggio a Mauro Vizioli artista che ha partecipato sin dal Preludio al Festival Sant’Arte, mancato improvvisamente pochi mesi fa. Sarà presente la figlia Elisa Vizioli per un ricordo. Il murale rappresenta inoltre l’inizio di una nuova e importante collaborazione con l’Associazione Skizzo di San Gavino Monreale.
Dalla via San Sebastiano il programma si sposta al Museo del Crudo con Gramsci spiegato a mia figlia, primo spettacolo della nuova tournee di Paolo Floris, che sarà accompagnato live dalla chitarra di Luca Cadeddu e dall’organetto di Pierpaolo Vacca.
La serata continua alle 19:30 nel Giardino Megalitico con Elisa Vizioli e Marie Parrinet che presentano lo spettacolo Step by step. Drink to drink.
Si chiude in musica con un gradito ritorno, quello di Gavino Murgia. Protagonista assoluto del concerto Stone’s soul che si terrà nel Giardino Sonoro con inizio alle 22
Sono nato in una terra di pietra, antica, megalitica. Inevitabilmente la mia ricerca è rivolta da sempre a far incontrare il suono primordiale con la materia e la forma.
Un incontro tra terra e armonia, la pietra come elemento primario nella sua forma naturale e perfetta, ricca di anima e di storia ma anche strumento straordinariamente versatile per l’espressione artistica e architettonica insieme. Il grande artista Pinuccio Sciola ha sublimato tutto ciò, la pietra è stata il suo strumento. Attraverso il basalto, il marmo, il granito, l’argilla ha espresso la sua arte imprimendo forma e suono alle sue sculture. Un enorme fonte di ispirazione per noi tutti ! La voce della pietra che parla agli occhi ma anche all’anima. (G.M)
Il sassofonista nuorese fa parte di quella ristretta cerchia di autentici esploratori alla ricerca del nuovo jazz, pur mantenendo viva la memoria storica e la tradizione.
Chiara Sciola “Anche quest’anno il Festival Sant’Arte organizzato dalla Fondazione Sciola presenta un palinsesto ricco di eventi e di ospiti illustri e costituirà un’importante occasione di scambio e di confronto culturale”.
Maria Sciola “nell’anno in cui nostro padre avrebbe compiuto 80 anni, la Fondazione Sciola presenta un focus sulla vita dell’artista, scultore visionario e oratore contemporaneo”.
Tomaso Sciola “Sant’Arte continua a riflettere sui mutamenti sociali e ambientali, e sul ruolo inclusivo dell’arte, nel rapporto territorio-comunità, riconquistando i luoghi dell’accoglienza e della partecipazione”.
Quando il caos dominava l’universo
Quando il magma incandescente celava il mistero della mia formazione Da allora il mio tempo è rinchiuso in una crosta durissima
Ho vissuto ere geologiche interminabili
Immani cataclismi hanno scosso la mia memoria litica
Porto con emozione i primi segni della civiltà dell’uomo
Il mio tempo non ha tempo.
(Pinuccio Sciola)