Chiuso da circa sei mesi per interventi funzionali all’abbattimento delle barriere architettoniche, il SEMÙ sarà nuovamente a disposizione della gratuita fruizione a partire da sabato 28 maggio, in occasione dell’edizione 2022 di Monumenti Aperti. Il museo selargino ospita un cospicuo numero di reperti provenienti dal villaggio preistorico di Su Coddu/Canelles, uno dei più importanti insediamenti neo-eneolitici del Cagliaritano
Il SEMÙ non ha sede in un luogo qualunque, bensì in uno storico edificio: l’ex Caserma dei Cavalleggeri. Questo edificio, dalla metà del 1700 sino ai giorni nostri, ha avuto diverse destinazioni d’uso.Dapprima casa privata, ospitò in seguito i componenti dei nascenti corpi d’Arma dei Carabinieri a cavallo, sino a diventare caserma. La storia della famiglia selargina dei Rundeddu, lascia così il passo a quella dei primi Dragoni Savoia, sino ai Cavalleggeri di Sardegna, passando per i Dragoni leggeri di Sardegna e i Carabinieri Reali di Sardegna.
Dal 28 maggio il SEMU’ offrirà ai visitatori anche quattro ampi totem quadrifacciali, ricchi di immagini d’epoca e testi, che al suo interno guideranno i visitatori negli oltre duecento anni di evoluzione del Corpo d’Arma.
Dopo la due giorni di Monumenti Aperti, il museo resterà aperto al pubblico con le consuete visite guidate e riprenderà ad ospitare eventi e laboratori didattici destinati anche alle scuole.
I riallestimenti sono stati supervisionati dalla Soprintendenza di Cagliari e realizzati dal team (Archeologa e Museologo) della società Lugori (attuale gestore del museo) che ha curato anche le ricerche storiche e la realizzazione grafica dei pannelli narrativi sui Cavalleggeri di Sardegna.
“I lavori eseguiti in questi mesi nel SEMÙ sono un altro importante passo per completare l’iter dell’istituzionalizzazione del nostro museo”, commenta l’Assessora alla Cultura Roberta Relli che ha fortemente voluto la realizzazione dei nuovi pannelli narrativi.