“Proprio per l’inesistenza di una legge che istituisca la fantomatica giornata – continua Figus – la circolare cita, a supporto, l’art 3 della Costituzione e la risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007. Citare l’art 3 della nostra Costituzione, “dimenticandosi” dell’art. 30, per sostenere la forzatura di questa giornata, è quantomeno incoerente. Ricordiamo inoltre, nel caso al Ministero se ne fossero dimenticati, che le risoluzioni del Parlamento europeo rientrano nell’ambito delle raccomandazioni e non sono, pertanto, vincolanti. Oltretutto, la suddetta risoluzione, prevede semplicemente ( e, ripetiamo, in forma non vincolante) l’istituzione di una giornata internazionale contro l’omofobia. Non contempla (come invece fa il bocciato ddl Zan) che sia attuata nelle scuole.
Dopo le precedenti constatazioni, appare chiaro che questa circolare altro non rappresenta che il tentativo di far passare dalla finestra parte di una legge che, in quanto mai approvata dal Parlamento, dalla porta non è potuta passare”.