Sport equestri: accordo tra Sardegna e Corsica
Obbiettivi dell’accordo: ridurre i costi per le gare di salto ostacoli, endurance e dressage.
Iniziativa sport equestri tra Corsica e Sardegna. Isole vicine e ora “gemelle” per gli sport equestri, Sardegna e Corsica hanno deciso di collaborare per limitare i costi e anche le lunghe trasferte per le gare di salto ostacoli, endurance e dressage. L’accordo tra la Federazione Italiana Sport Equestri e la Fédération Française d’Équitation consente agli atleti tesserati in Sardegna e Corsica per le rispettive federazioni di prendere parte alle competizioni che si svolgeranno nelle due isole senza dover sopportare gli ulteriori oneri di registrazione, previsti dai regolamenti, le cosiddette licenze di confine. Senza dimenticare la comodità e velocità del collegamento navale, nonché il risparmio del passaggio in traghetto visto il consistente aumento dei costi nelle tratte da e per la Penisola.La proposta, supportata dal Comitato FISE Sardegna e dal Comitato FFE della Corsica, è stata discussa ai primi di dicembre e deliberata qualche settimana dopo nel Consiglio Federale (14 dicembre) e quindi ora che la stagione ha preso il via, si tratta di inserire nel fitto calendario sardo gli eventi che fanno parte degli appuntamenti equestri in Corsica, e viceversa.
Il presidente della Fise Sardegna Stefano Meloni spiega: “La caratteristica di insularità della Sardegna ci ha sempre costretto ad affrontare ingenti spese di trasporto, ore di attesa per i passaggi marittimi e tanti chilometri in van per prendere parte alle competizioni. Parliamo di viaggi che durano dalle 12 alle 20 ore. La Corsica è a soli 40 minuti di navigazione e questo ci consente di ridurre i costi e anche lo stress delle trasferte. Allo stesso tempo diamo una mano ai Comitati organizzatori di entrambe le realtà, che per via di questa intesa possono aumentare il numero di iscritti in occasione delle manifestazioni organizzate da entrambe le organizzazioni federali, con un evidente arricchimento in termini tecnici e culturali grazie al confronto con il settore equestre di un’altra realtà come la Corsica”.