Andrea Vallascas, deputato di Alternativa, ha presentato un’interrogazione al Ministro della Transizione ecologica, in merito alla grave situazione delle imprese delle costruzioni a causa delle continue riformulazioni degli incentivi previsti dal Superbonus 110%.
Roma, 23 mag. – “Le continue limitazioni del Governo affossano il Superbonus 110% e stanno causando una paralisi del settore della riqualificazione in edilizia, con il rischio di esporre aziende e professionisti a fenomeni di illegalità come l’usura. I primi segnali di questa crisi cominciano a farsi sentire: nel primo trimestre di quest’anno, l’Istat ha rilevato un’impennata dei fallimenti tra le imprese edili”.
“Le ripetute modifiche alla misura – spiega Vallascas – hanno introdotto forti limitazioni al meccanismo della cessione del crediti e hanno spinto molti istituti, anche di grandi dimensioni, a ripensare le politiche aziendali in merito ai bonus edilizi, sino a deliberare il blocco totale per le nuove acquisizioni di credito”. “Come conseguenza – aggiunge l’esponente di Alternativa – molte aziende che hanno praticato lo sconto in fattura si ritrovano alle prese con una drammatica crisi di liquidità e con grandi difficoltà nel fare fronte agli alti costi delle forniture e del pagamento dell’IVA sulle fatture”.
“Alcune associazioni di categoria – prosegue – hanno espresso preoccupazione per il rischio che possano attivarsi soggetti finanziatori che operano al di fuori del circuito legale, con l’inevitabile insorgenza di fenomeni di riciclaggio e usura. Questo timore sarebbe confermato dalle molte richieste di sostegno ricevute dalle associazioni”. “Intanto – conclude Vallascas – l’Istat conferma la situazione di crisi delle imprese edili. Per il I trimestre di quest’anno, ha rilevato un crollo di nuove registrazioni (-12,9%) e una preoccupante impennata di fallimenti (+16,6%). Al Governo chiediamo certezze per evitare che le aziende in crisi di liquidità possano essere vittime di soggetti finanziatori al di fuori del circuito legale o con tassi di acquisto del credito di imposta 110 sotto il 100% quindi con perdita di marginalità delle aziende”.