Tumori gastrointestinali: aumenta il supporto
Prioritari per i pazienti accesso ai test genetici, supporto nutrizionale e psicologico e un più stretto rapporto medico-paziente.
Carenza di informazione sui tumori gastrointestinali e sulle terapie da adottare, accesso lacunoso ai test genetici, scarsità di opzioni terapeutiche, mancanza di supporto psicologico, sottovalutazione di alcuni aspetti della vita quotidiana, come la nutrizione, e necessità di un più stretto contatto con il medico curante: sono i principali ‘unmet needs’ per i pazienti con diagnosi di tumore dell’apparato digerente.
È quanto emerge dall’indagine conoscitiva sui tumori gastrointestinali, condotta nell’ambito dell’iniziativa “In Contatto”, promossa dalle 43 Associazioni del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha voluto indagare le esperienze e le esigenze delle pazienti e dei pazienti durante il percorso di cura per portare all’attenzione delle Istituzioni eventuali disagi, bisogni non soddisfatti e proposte per trovare soluzioni adeguate. I dati dell’indagine sono stati presentati ieri durante una diretta Facebook, il secondo di una serie di incontri sul web nell’ambito dell’iniziativa “In Contatto”, che ha avuto come focus proprio i tumori dell’apparato digerente.
«La popolazione generale è molto più consapevole che in passato rispetto a questi tumori e all’impatto che essi possono avere sulla vita di tutti i giorni – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente Salute Donna Onlus e Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere – questo è il dato più interessante che emerge dalle testimonianze dei pazienti in questa indagine. È evidente che la presa in carico globale delle pazienti e dei pazienti con tumore gastrointestinale non solo è altamente complessa, ma le loro attese sono in parte non soddisfatte. In particolare, c’è molto da fare per rendere accessibili a tutti i pazienti i test genetici, per migliorare e ampliare le opzioni terapeutiche e potenziare fattori organizzativi, strutturali e di risorse umane, non ultimo la disponibilità del team multidisciplinare, del supporto nutrizionale e psicologico. Un lavoro che noi del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” intendiamo continuare a portare avanti con forza e determinazione per assicurare alle pazienti e ai pazienti tutto il sostegno necessario a che la loro presa in carico diventi veramente globale».
I risultati dell’indagine sono disponibili sul sito web del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”:
https://www.salutebenedadifendere.it/indagine-sui-tumori-gastrointestinali-i-risultati/