Arte ai confini della Bioetica
Il 9 giugno 2022 ore 17:30 prima inaugurazione della 7ª edizione della Biennale di Viterbo 2022.
Il 9 giugno 2022 ore 17:30 prima inaugurazione di Arte ai confini della Bioetica, la 7ª edizione della Biennale di Viterbo 2022 che proseguirà fino a ottobre con un calendario fitto di eventi nei comuni coinvolti di Viterbo, Celleno Borgo Fantasma, Graffignano, Oriolo Romano, Sipicciano, Tuscania e Vitorchiano. Saranno oltre 12 le sedi espositive che sono state scelte dal comitato scientifico nel territorio viterbese che ospiteranno mostre d’arte, spettacoli e concerti. Oltre 100 gli artisti invitati ad esporre la loro arte e a partecipare ai progetti di arte contemporanea.La Biennale di Viterbo inaugura l’edizione del 2022 nel giardino comunale di Santa Croce di Tuscania, alla presenza del sindaco dott. Fabio Bartolacci e l’assessore alla cultura, la Signora Stefania Nicolosi. A Tuscania, perla nella provincia di Viterbo, uno dei centri più pittoreschi della Tuscia, 5 artisti sono stati invitati ad installare le loro opere scultoree en plein air. Antiche tracce della civiltà etrusca e l’architettura medievale presente saranno contaminate da sculture contemporanee e il risultato sarà la piena sintonia tra arte e natura, tra passato e presente.
Artisti:
Nino Caltanino
Antonio La Rosa
Roberta Morzetti
Giovanni Trimani
Francoise Marianne Weddigen
Il concetto di BIOETICA, parola coniata per la prima volta da Fritz Jahr nel 1927 – prendendo spunto dall’imperativo categorico kantiano -, incontro delle scienze naturali con le scienze umane, trae le sue origini a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, portando con sé un alone di innovazione e rinnovamento.
Questo nuovo campo di ricerca e riflessione, definito anche come un movimento di idee e di valori che continuamente cambiano nel corso della storia, mette in dialogo diverse discipline, dalla filosofia al diritto, dall’economia alla sociologia, dall’antropologia alla psicologia. La bioetica quindi riassume in sé la scienza della sopravvivenza dell’uomo nel suo ecosistema temporale, racchiudendo tutti gli interrogativi e le risposte che l’essere umano ha cercato e cerca di interpretare e rappresentare con la forte risonanza della pratica delle arti e della creatività.
Quel vento di novità che questa disciplina rappresentava nel secolo scorso, divenuta attualità nell’epoca presente, dove si è sempre più relegati nel ruolo di consumatori piuttosto che in quello di attori e produttori della propria esistenza, correndo sempre più il rischio di cadere in un edonismo utilitarista, ha fatto sì che quel potenziale straordinario divenisse nell’oggi ordinario, travolgendo anche un campo come quello dell’arte, asservito a sistemi di consenso, al mercato e alle ideologie. Volendo sintetizzare, potremmo usare le parole di Adriano Pessina, seppur riferite più alle scienze mediche, ma calzanti anche a quelle umanistiche e artistiche, usate nel suo libro “Bioetica. L’uomo Sperimentale”:
“Se dovessimo caratterizzare con una formula il clima del presente, potremmo dire che questa è l’epoca dell’indifferenza, cioè della negazione di ciò che fa la differenza….ciò che fa problema è l’ondata di banalizzazione e di improvvisazione…”.
L’ Arte è da sempre via e strumento per la scoperta della straordinarietà della vita e della sua sacralità, spazio reale del sogno, creatività, vitalità, ricerca di senso e chiave di lettura nel viaggio di crescita e scoperta del sé sconosciuto. Gli ultimi due anni ci hanno reso vulnerabili ma attraverso l’arte si possono riformulare concezioni fondamentali che riguardano il bene, la verità e la bellezza. L’arte contemporanea come mezzo per proteggere la dignità umana e i suoi diritti fondamentali, uno stimolo per accrescere la sensibilità sociale e un dialogo costruttivo circa la vita. Molti quindi i temi che le diverse sensibilità artistiche coinvolte svilupperanno, in un percorso articolato e fitto di esposizioni ed eventi, nelle molteplici sedi coinvolte.
Fortemente voluto da Laura Lucibello, presidente e fondatrice, la Biennale 2022 si avvale, per la prima volta, di un comitato scientifico composto da membri che da anni ricoprono ruoli primari nell’ambito delle arti contemporanee a livello internazionale: Antonio Arévalo – critico e curatore promotore della cultura del Sudamerica in Europa, Gian Maria Cervo – regista drammaturgo responsabile Quartieri dell’Arte Festival internazionale di Teatro di Viterbo, Antonietta Grandesso – responsabile cultura Spazio Thetis Arsenale Nord Venezia, Velia Littera – curatrice e responsabile Galleria Pavart Roma, Pino Mascia – artista, docente e direttore artistico accademia di Belle Arti di Urbino.