Bataclan, l’orrore non sparisce ma una giustizia che mette le Vittime al primo posto aiuta
Bataclan, Fervicredo: “Sentenza storica. Ci stringiamo a Laura Apolloni, speciale Amica ed Associata, nulla cancella l’orrore vissuto dalle Vittime ma la giustizia aiuta a rivivere e deve metterle sempre al primo posto”“Non c’è sentenza che possa cancellare l’incubo vissuto in un attentato terroristico come quello del Bataclan, ma c’è una giustizia che lenisce le ferite e dà la forza di rivivere facendo sentire il sollievo della vicinanza della comunità civile la quale, per dirsi tale, deve mettere al primo posto le Vittime.
Oggi Laura Apolloni sa che la giustizia c’è e certamente il suo stato d’animo sarà diverso da quello di quel 21 aprile del 2018 quando, con la voce rotta dalla disperazione, dal palco del nostro Convegno raccontava agli amici di Fervicredo ed al mondo l’orrore, la paura, l’incredulità di fronte a tanta ferocia.
Oggi ci stringiamo come sempre a Laura, alla Famiglia di Valeria Solesin ed a tutte le Vittime innocenti, quelle che sono ancora fra noi e quelle che non ci sono più, nonché ai loro Familiari.
Andare avanti si può e questa sentenza storica rappresenta un passo importante”.
Così Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) dopo la sentenza emessa ieri sera con la quale sono stati condannati 19 dei 20 accusati per gli attentati del 13 novembre 2015 al Bataclan, a Parigi, in cui persero la vita 90 persone.
Tra i condannati, anche Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto del commando di terroristi, giudicato colpevole di tutti i capi d’accusa, al quale è stato comminato il cosiddetto ergastolo incomprimibile, cioè non soggetto a sconti di pena, riduzioni o commutazioni in pene alternative.
“Quella di Parigi – aggiunge Schio – fu una violenza clamorosamente devastante che fece conoscere all’Europa, per la prima volta, quanto dirompente possa essere l’estremismo ‘ispirato’ a quello di organismi riconosciuti, ma messoin opera da cani sciolti benché organizzati.
Ciò che non cambia mai, in alcun caso, qualunque sia il nome di chi compie un attentato, è l’innocenza delle Vittime, l’ingiustizia insopportabile di vite spezzate e di esistenze stravolte.
Ed allora ciò che non deve cambiare mai, finché esisterà tanto orrore, è la vicinanza, la solidarietà, il sostegno di tutti noi, che dobbiamo farci custodi di quel senso di umanità e di fratellanza che consente a tutti di andare avanti”.