Brotzu: Mura (Pd), bene Orlando su conciliazione maternità-lavoro
Brotzu: Mura (Pd), bene Orlando su conciliazione maternità-lavoroMinistro risponde a interrogazione in commissione Lavoro
“Ho apprezzato l’intervento preciso e tempestivo del Ministro al caso che gli ho sottoposto;
a dimostrazione dell’attenzione, attraverso atti legislativi oltre che ispettivi, verso discriminazioni e abusi che impediscono in particolare alle donne di lavorare assolvendo alla funzione genitoriale”.
Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), replicando alla risposta del ministro Andrea Orlando alla sua interrogazione in commissione sul caso della donna di Quartu Sant’Elena;
donna che dal 2003 lavora all’azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari come addetta alle pulizie e che ha deciso di licenziarsi in quanto, dopo il cambiamento del turno di lavoro, non si trova in condizioni di occuparsi adeguatamente della figlia.
Il ministro del Lavoro ha rimarcato
“l’importanza del tema affrontato e dell’attuazione di misure efficaci e mirate che permettano di adeguare le esigenze della genitorialità con l’ingresso o la permanenza nel mondo del lavoro e fare in modo che vengano individuate in maggior misura soluzioni organizzative tutelate giuridicamente che non pregiudicano la conciliazione del diritto alla maternità con il diritto al lavoro”.
“Questo caso appare ancora più sgradevole e ingiusto –
ha spiegato la parlamentare –
in quanto avviene nell’ambito di un servizio appaltato dalla più grande azienda sanitaria regionale, che dovrebbe prestare monitorare su situazioni del genere.
Positiva dunque la denuncia d’ufficio alla consigliera di parità regionale e all’Ispettorato nazionale del lavoro affinché esercitino le loro prerogative”.
“Personalmente denuncerò e porterò all’attenzione del Governo e delle Camere –
ha assicurato Mura – ogni atto di discriminazione diretta e indiretta di cui verrò a conoscenza, consapevole che questa è la strada per cambiare il Paese, cancellando gli abusi che sono alla base delle disuguaglianze”.