Caro carburante, Muscas, Ruote Libere Sardegna: “Il tempo è scaduto. Subito un tetto al costo del gasolio”
Caro carburante:2 giugno 2022- “Accanto al dramma di tante famiglie sempre più in difficoltà a causa dell’aumento dei beni di prima necessità, per i lavoratori del mondo dell’autotrasporto, così come per gli agricoltori, si somma l’emergenza rappresentata da un costo del carburante che ha raggiunto livelli insostenibili.
Come avevamo previsto il taglio delle accise non ha arginato le speculazioni oggi certamente accentuate dalla guerra in Russia, ma comunque svincolate a logiche di mercato.
Senza un tetto massimo al gasolio, pari a 1.60 euro al litro, l’intero settore rischia il collasso.
Già il 10 maggio abbiamo scritto alle Commissioni di Camera e Senato per chiedere provvedimenti in merito ritenendo insoddisfacente il protocollo siglato con la viceministro Bellanova, ma ora davvero il tempo è scaduto”.
A parlare è Piero Muscas, imprenditore cagliaritano, referente di Ruote Libere Sardegna.
“Col greggio salito in questi giorni a 120 dollari al barile, il prezzo alla pompa del gasolio è schizzato a oltre 1,9 euro ma a dimostrazione delle speculazioni in atto non si registrano simili oscillazioni al ribasso quando il prezzo di mercato è in discesa –
continua Muscas -.
Il risultato è che oggi gli autotrasportatori lavorano in perdita e soprattutto per chi ha una piccola azienda con meno di 5 mezzi questo significa dover decidere se chiudere o meno l’attività per far quadrare i conti già in bilico della propria famiglia.
Il tetto al costo del gasolio oggi rappresenta la priorità assoluta insieme alla immediata compensazione dei mancati rimborsi ordinari sulle accise per i mezzi meno inquinanti;
complessivamente 500 milioni promessi dal Governo che ad ogni modo con questi prezzi del gasolio sono come un cerotto su una gamba di legno”.