Cavallette: Lotta all’invasione in grave ritardo
L’intervento di Desirè Manca (M5S): “Dopo tre anni dalle nostre richieste di intervento, dopo tre anni dall’inizio dell’emergenza, dopo tre anni di devastazione, finalmente anche il Presidente della Commissione Attività Produttive presenta una interrogazione sull’invasione di cavallette.”
“Ritengo sia gravissimo intervenire in enorme ritardo, quando gli agricoltori e gli allevatori sardi sono ormai sull’orlo del baratro. Da tre anni stiamo chiedendo alla Regione di mettere in campo azioni di contrasto più efficaci. L’ultimo appello all’Assessora Murgia è del 5 maggio scorso, quando chiesi il potenziamento della task force in campo in vista dell’estate. Eppure, il Presidente Maieli si rende conto soltanto oggi del dramma in corso. Come se in tutto questo tempo nessuno in Consiglio regionale avesse già presentato diversi atti dedicati.”“Purtroppo, però, a guidare le azioni della maggioranza resta il colore politico, unico bene da tutelare, anche a costo di mandare in rovina decine di aziende sarde oggi in ginocchio. Le proposte di buon senso, se presentate dall’opposizione, e in questo caso dalla sottoscritta, vengono cestinate vergognosamente. Mi stupisce il fatto che non siano stati letti i documenti già protocollati, e che non ci sia intenzione di collaborare nemmeno quando si tratta di azioni necessarie e urgenti per tutelare il nostro territorio e la vita delle imprese sarde”.
Questo l’intervento della consigliera regionale del M5s Desirè Manca, che ad aprile 2021 presentò un’interrogazione sul dramma che sta travolgendo le imprese del centro Sardegna a causa dell’invasione di locuste e nel maggio dello stesso anno presentò anche una mozione.
“L’invasione di cavallette è diventata una vera e propria piaga per la nostra isola: dalla Piana di Ottana, dove tutto è iniziato, milioni di cavallette hanno raggiunto il Marghine e le campagne in provincia di Sassari e Oristano. Da tempo sto chiedendo– ricorda Desirè Manca – il potenziamento della task force impegnata nelle azioni di contrasto all’invasione di locuste perché il numero dei focolai stava aumentando a dismisura. Adesso con l’arrivo dei mesi più caldi il dramma è ancora maggiore: le aziende colpite chiedono aiuto e anche le associazioni di categoria fanno sentire la propria voce” .