Centro studi agricoli: interesse nell’agrivoltaico
Centro studi agricoli: interesse nell’agrivoltaico – 75% delle imprese agricole sarde e’ interessata all’agrivoltaico- Tore Piana presidente CSA.
Centro studi agricoli: interesse nell’agrivoltaico – Manca l’informazione e la regione sardegna non ha una legge adeguata. giro d’affari di oltre 4 miliardi nell’isola e rischio di svendere i propri terreni agricoli per pochi soldi.Dopo 18 riunione svolte dal Centro Studi Agricoli in questi mesi su tutto il territorio della Sardegna, il più delle volte svolte nelle sedi dei comuni ed incontrato oltre 1800 agricoltori e allevatori , possiamo affermare con certezza, che il 75% delle imprese agricole Sarde è interessato alle produzioni di energia Elettrica da fonti rinnovabili, in particolare AgriSolare e Agrivoltaico, il primo da installare sui tetti degli immobili strumentali dell’azienda agricola e il secondo da installare sui terreni agricoli, con strutture alte 3 o 4 metri dove sotto i pannelli si devono coltivare colture agricole ( obbligatoriamente) afferma Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli.
La possibilità di far convivere correttamente agricoltura e fotovoltaico attraverso soluzioni di simbiosi tra queste due diverse realtà, sta generando grande interesse fra gli allevatori e agricoltori Sardi.
Un forte impulso è stato dato dalla crisi energetica a causa del conflitto tra Ucraina e Russia, fra i maggiori produttori di gas importato in Italia, oggi l’energia è come l’ossigeno, afferma Tore Piana.
Inoltre la crisi economica e gli alti costi di concimi, mangimi, gasolio e appunto dell’Energia, porta l’azienda agricola Sarda nel ricercare fonti alternative di reddito fra le attività ” connesse” rispetto alla attività principale agricola.
Ecco che la produzione di energia da pannelli fotovoltaici rappresenta un sicuro investimento e di integrazione al reddito, vendendolo al GSE.
Questo anche dall’impulso generato dai fondi PNRR che lo finanziano e lo incentivano. I terreni interessati sono terreni agricoli produttivi, generalmente utilizzati a pascolo o seminativi e gestiti direttamente dai proprietari dei terreni stessi.
Durante le riunioni la maggioranza degli agricoltori Sardi sa che cosa sia l’agrivoltaico ma moltissimi di questi ha sino a oggi una conoscenza molto superficiale e un buon 50% degli stessi dichiara che manca una adeguata informazione.
Assistiamo il più delle volte, continua Tore Piana, alla confusione fra Parchi Agrisolari e Agrovoltaico, che sono due cose completamente diverse, distinte fra due specifiche misure del PNRR e separate da due diversi bandi, uno, quello Agrisolare in capo al MIPAAF e l’altro, quello Agrivoltaico in capo al Ministero della Transazione Ecologica.
Inoltre, continua Tore Piana, oggi non tutti conoscono, gli aspetti fiscali, dei contributi sulla PAC nel caso dell’Agrivoltaico, dell’obbligo di coltivazione di colture inserite in un elenco del Ministero e delle concessioni autorizzative, legate all’installazione dei pannelli nel caso dell’Agrivoltaico.
Girano tante notizie, in particolare sui canali social che molte volte sono delle Fake. Ecco perché lanciamo un appello a tutti gli imprenditori agricoli Sardi, di informarsi molto bene dai propri consulenti o tecnici di fiducia, prima di intraprendere la strada dell’investimento sul Fotovoltaico.
Oggi assistiamo, in Sardegna, a un continuo assalto nelle aziende agricole Sarde di intermediari o società, che si propongono di richiedere il diritto di superficie dei terreni agricoli, promettendo importanti guadagni di affitto, con una serie di pre contratti e contratti che necessitano di analisi sia fiscali che legali.
In un panorama di poca conoscenza e poca chiarezza.
Certo non aiuta il quasi vuoto normativo delle Leggi e Dispositivi regionali ( fermi al 2011 cui l’unico riferimento resta il PPR) che ha necessità urgente, che il legislatore Sardo, approvi una Legge Regionale sulla materia, necessaria a far chiarezza.
La Sardegna è una delle poche regioni ad non averla, continua Tore Piana. Noi come Centro Studi Agricoli, abbiamo creato un Pool di Avvocati e di Tecnici esperti, per dare le prime risposte ( gratuite) all’agricoltore che ci chiede, ma non possiamo sostituirci ai professionisti che lo fanno per lavoro. Conclude Tore Piana