Ecoturismo in Sardegna: mercoledì se ne parla a Bitti
Lo sviluppo dell’Ecoturismo nelle aree protette della Sardegna è il tema che animerà l’incontro promosso e organizzato a Bitti dal Parco naturale regionale di Tepilora il prossimo mercoledì 15 giugno, con inizio alle 15:30, nella sala del Giudice di pace, in via Attilio Deffenu 1.
L’evento è rivolto a tutti gli operatori economici, soprattutto del territorio, che si occupano di turismo, con l’obiettivo di costruire specifici pacchetti di ecoturismo, e a tutti coloro che sono interessati al connubio tra tematiche ambientali e dell’accoglienza dei visitatori. L’appuntamento si terrà nell’ambito del progetto “DestiMed Plus – Costruiamo insieme l’Ecoturismo nel Parco”, in collaborazione con l’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente – Servizio Svasi e il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari (Disea).
La discussione verterà su “sviluppo e promozione dell’ecoturismo nelle aree protette del Mediterraneo”. Interverranno: Marianna Mossa, direttrice del Parco di Tepilora; Emanuela Manca (Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente – Servizio Svasi); Marco Vannini (Università di Sassari, Disea); Maria Rosa Martinelli, Antonello Serra e David Pala (Parco regionale di Porto Conte, area pilota DestiMed Plus).
Il Parco. “Il turismo ambientale, alla luce delle esperienze virtuose sperimentate in questi ultimi decenni nel nord Europa e in Italia nelle aree delle Alpi e degli Appennini, è un settore in costante crescita con numeri davvero interessanti che coinvolgono diverse tipologie di visitatori. Ecco perché come Parco abbiamo deciso di proporre questo incontro informativo ai diversi portatori di interesse, che gravitano nei territori della nostra area protetta. Un modo per avvicinare gli operatori verso un mondo che offre prospettive di sviluppo davvero interessanti”.
Così la direttrice Mossa che ha aggiunto: “Guardare al turismo del futuro significa venire incontro alle esigenze dei cittadini, alla capacità di riuscire a soddisfare i bisogni e gli interessi di persone che si spostano spinte dalla voglia di conoscere nuove realtà, dove uomo e natura riescono a convivere e a crescere assieme.
Questa è una delle ricchezze del nostro Parco e come istituzione cercheremo di fare il possibile per creare le migliori condizioni di sviluppo, dove possano investire le nostre comunità all’interno di un processo maturo di sostenibilità ambientale”, ha concluso Mossa.