Cala il sipario sul Festival DanzEstate Junior 2022, organizzato dall’ASMED/Balletto di Sardegna ai Giardini Pubblici di Cagliari: domani (sabato 18 giugno), la mattina dalle 10 e il pomeriggio dalle 16, previsti laboratori creativi e un fitto carnet di appuntamenti con spettacoli, giochi e gare. Per l’ultima giornata della kermesse, in programma anche una caccia al tesoro dedicata ai giovanissimi
Fiabe in scena e sogni ad occhi aperti, pensieri di pace e atmosfera spensierata degli Anni Ottanta: solo un assaggio dell’ultima giornata del Festival DanzEstate Junior 2022, organizzato dall’ASMED/Balletto di Sardegna con la direzione artistica di Massimiliano Leoni ai Giardini Pubblici di Cagliari.
Domani – sabato 18 giugno – dalle 10.00 alle 12.00 l’appuntamento è, per i piccolissimi (dai 3 ai 6 anni) con il laboratorio sui “Paesaggi Preistorici” in compagnia di Tore l’AnimaTore; nel pomeriggio – a partire dalle 16.00 – spazio a un’inedita versione della storia di “Cappuccetto Rosso. C’era una volta il lupo e la fanciulla” con la Compagnia Atacama; alle 17.00 ancora laboratori per bambine e bambini dai 3 ai 6 anni, a cura di Tore l’AnimaTore, con il “Dino-Kit” e la realizzazione di un “Amuleto Fossile”(alle 18.15). Per gli amanti delle sfide il Tiro al bersaglio Nerf (alle 18.15).
Alle 17.45 in programma “La scatola delle idee”: deliziosa e coinvolgente performance della compagnia Art Mouv’ di Bastia; Marco Nateri racconterà invece l’età dell’innocenza con il suo “Io, Pinocchio”, con il giovanissimo Riccardo Zoccheddu e la danzatrice Sara Pischedda (produzione ASMED).
A chiudere il festival una divertente “Caccia al Tesoro” (Max 32 partecipanti 7-12 anni), un interessante Laboratorio Musicale con il percussionista Marco Caredda (entrambi a partire dalle 19.45) e infine (alle 20.45) lo spettacolo “Look Parade” (produzione ASMED) sullo spirito e sulle mode degli Anni Ottanta.
GLI SPETTACOLI
“Cappuccetto Rosso. C’era una volta il lupo e la fanciulla” (della Compagnia Atacama, con ideazione, coreografia e regia di Patrizia Cavola e Ivan Truol) si ispira alla celebre fiaba europea e ne indagarne i molteplici significati simbolici attraverso il linguaggio evocativo della danza, esplorando «il contrasto tra il mondo luminoso e sicuro del villaggio e quello oscuro e insidioso della foresta».
Il viaggio nel bosco della giovane eroina diventa «metafora del percorso che ogni individuo deve affrontare per crescere, lasciando la sicurezza dell’infanzia per divenire adulto», quasi un rito di passaggio, attraverso prove e pericoli, indispensabile «perché la vita abbia inizio».
Tre performers – Stefania Di Donato, Valeria Loprien e Cristina Meloro – con la voce fuori campo di Alessandro Fabrizi, le musiche originali di Epsilon Indi, le scene e i costumi di Arianna Pioppi e il disegno luci di Danila Blasi, per rappresentare le molteplici sfaccettature dei personaggi, con sguardi differenti sulla storia, che sottende al mistero della femminilità, all’ambiguità della seduzione ma soprattutto alla disubbidienza come affermazione di sé – nel bene e nel male.
“La scatola delle idee” di e con Hélène Taddei Lawson e Juha Peka Marsalo (produzione Art Mouv’ – Corsica) è un’incantevole performance, ricca di poesia, che fonde semplicità e immediatezza, per risvegliare pensieri e suscitare delicate emozioni. In scena «una, due, tre… tante scatole piene di idee colorate», tutte da scoprire come in un coinvolgente gioco «per costruire un mondo di pace, amicizia, condivisione» – infatti, come sottolineano i due artisti «Così danzano le idee e fanno il giro del mondo».
Art Mouv’ è una compagnia di danza contemporanea fondata nel 1998 a Bastia (Corsica) dalla coreografa, danzatrice e docente di danza contemporanea Hélène Lawson Taddei e dal musicista e sound designer Tommy Lawson. Art Mouv’ crea progetti multidisciplinari (coreografia, videodanza, performance site-specific e progetti di formazione) caratterizzati da una forte e articolata relazione tra musica elettronica, arti visive e teatro contemporaneo.
“Io, Pinocchio” è uno spettacolo originale ideato, scritto e diretto da Marco Nateri (che firma regia, scenografia e costumi), con musiche di Marco Caredda e coreografie di Sara Pischedda, e con il disegno luci di Stefano DeLitala (produzione ASMED/Balletto di Sardegna). Il protagonista è un bambino, interpretato dal giovanissimo Riccardo Zoccheddu, che nella sua cameretta reiventa e rivive a modo suo le avventure del celebre burattino mentre fantastica sul carnevale e attende il ritorno della madre (la danzatrice Sara Pischedda; la voce fuori campo invece è di Cesare Saliu).
Una moderna favola sulla solitudine e sulla paura, sull’ansia di crescere e sulla potenza dell’immaginazione. Sullo sfondo l’Italia degli Anni Quaranta: «“Io, Pinocchio” non è un Pinocchio diverso da quello di Carlo Collodi, le sue avventure raccontano la storia di un bambino che cerca affetto, famiglia, amici» spiega Marco Nateri, scenografo e costumista di fama internazionale. «I bambini cercano ascolto, il mondo dei grandi avanza invece freddo e pesante, non vede e non comprende, spesso non si cura di sfumature più chiare e nette, di un bisogno di verità e sicurezza. Le voci dei bambini sono più salde delle nostre, anche se più sottili, perché non raccontano compromessi. I bambini di tutto il mondo cercano giustizia, il mondo dei grandi è invece un mondo iniquo, e invade con i suoi meccanismi la vita dei piccoli: si rinfrange nella violenza del bullismo, nella spietata atrocità del lavoro minorile, nell’indifferenza».
“Look Parade”, di e con Sara Pischedda e Luca Castellano (produzione ASMED / Balletto di Sardegna), si ispira al clima edonistico e spensierato degli ormai “mitici” Anni Ottanta con colonna sonora e costumi rigorosamente “a tema”: una ideale e ironica “sfilata” mette in luce lo spirito narcisistico ma anche la leggerezza del “decennio dell’effimero”, tra nostalgia e realtà in divenire. Uno spettacolo dal sapore un po’ retro, o meglio “vintage”, in cui riaffiorano modelli e atmosfere di un’epoca non troppo lontana, per certi versi pionieristica, basti pensare alla diffusione di internet e delle moderne tecnologie, a cominciare dai telefoni cellulari – ma sono anche gli anni di Margaret Thatcher e Ronald Reagan, di Michail Gorbaciov e della perestrojka, oltre che del successo degli yuppies e dello “stile” dei “paninari” e, per l’Italia, della vittoria ai Mondiali di Spagna.
“Look Parade” è un divertente e divertito itinerario danzato tra mode e status irrinunciabili, che suona come un invito: «Provate ad immaginare un mondo libero, colorato, scanzonato, incosciente, all’insegna della perfezione estetica, del narcisismo! Un mondo spensierato, un mondo a colori…», suggeriscono le note di sala, quasi un inno all’effimero, a un periodo un po’ scanzonato «Dove si ride di tutto, dove si asseconda l’istinto, dove si segue la musica!».
Tra le novità la DanzEstate Card che garantisce un posto in prima fila per tutti gli spettacoli con apposito cuscino riservato (fino a 10 minuti prima dell’inizio) oltre a un gadget a scelta tra t-shirt o sacchetta, e perfino una porzione di pop-corn e zucchero filato al giorno.
N.B.: la partecipazione ai laboratori e agli spettacoli è gratuita; per i laboratori è indispensabile la prenotazione (i posti sono limitati). É possibile prenotare i posti anche per gli spettacoli
CONTATTI: info e prenotazioni tramite messaggio Whatsapp al numero 342 7838614 e via e-mail all’indirizzo [email protected] (tra le 9.00 e le 17.00).
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