Festival Mirtò tra musica e moda tutte al femminile.
Appuntamento a Nuchis con un nuovo progetto che valorizza il ruolo della donna nelle diverse forme artistiche.
L’appuntamento per l’anteprima il prossimo 10 agosto all’interno del format di promozione territoriale chiamato “I borghi delle bacche di mirto”. Anna Paola Aisoni, vicesindaca di Tempio Pausania: “Un’occasione preziosa per affermare i nostri valori”.Un Mirtò tutto al femminile. Il Festival internazionale del mirto guarda all’universo femminile per l’anteprima del 10 agosto a Nuchis, la frazione del comune di Tempio Pausania, che sarà protagonista del nuovo format dei “Borghi delle bacche di mirto”, progetto in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania e la Protezione civile Alta Gallura, nato per la valorizzazione della realtà gallurese e la creazione di eventi che fungano da attrattori verso luoghi di grande bellezza naturalistica e patrimonio dell’intera Sardegna.
MUSICA E MODA. Nasce così un nuovo concept che unirà musica, moda e arte in genere, con il comun denominatore della presenza di artiste donne e il richiamo del colore verde, che appartiene da sempre al marchio Mirtò e simboleggia l’attenzione per la natura e l’ambiente che il Festival internazionale del mirto ha sempre posto al centro delle sue iniziative. Musica, moda, design artistico e una sfilata di abiti di stiliste sarde saranno declinati all’interno di un unico concetto, che vede la donna al centro di tutte queste forme artistiche.
“Un’occasione preziosa grazie all’intenso scenario nel quale si svolgerà, con un alto valore di promozione per il borgo di Nuchis – spiega Anna Paola Aisoni, vicesindaca e assessora con deleghe ai Servizi sociali ed Urbanistica di Tempio Pausania -.
L’anteprima di Mirtò quest’anno avrà uno sguardo sensibile al mondo femminile, capace di valorizzare la figura della donna e il suo ruolo fondamentale nella società, che esercita con determinazione, forza ed affidabilità nell’economia, l’arte e la cultura”. Il colore verde sarà quello dominante, a simboleggiare tanti aspetti di quei valori che Mirtò ha trasmesso in questi anni. “Sulla natura e il suo rispetto, Mirtò ha tanto da insegnarci – spiega la vicesindaca -. Le donne incarnano i valori di equilibrio e crescita, vogliamo celebrarli evitando qualsiasi strumentalizzazione”
L’ANTEPRIMA. Il luogo di elezione sarà la scalinata di Nuchis, tra le due chiese dei santi Cosma e Damiano e dello Spirito Santo. Un modello che in parte richiama quello che Mirtò aveva introdotto nella tappa sarda del Mondiale Rally del 2016, con un evento che si era svolto negli stand di Casa Sardegna, unendo moda e design grazie al prezioso contributo di Giovanna Campisi.
La direzione artistica dell’evento di moda sarà ancora una volta affidata ad Antonella Fini, già protagonista insieme ai suoi stilisti nel 2019, con la sfilata nella scalinata della basilica di San Simplicio ad Olbia. Mentre le parti musicali saranno curate da Pina Muroni.
“Posso già dire che ci saranno le creazioni in pelle di Paola Tangianu, poi tante altre sorprese che definiremo nelle prossime settimane – spiega la Fini -. Quello del 10 agosto a Nuchis è un appuntamento affascinante a cui tengo molto, mi piace pensare a tanti universi femminili capaci di riunirsi nelle diverse arti, dalla moda alla musica”.
LE CHIESE. Sarà allestito anche uno speciale percorso per visitare i locali ecclesiastici delle quattro chiese che si trovano a Nuchis, insieme a tante altre iniziative in collaborazione con il Comitato promotore della Festa patronale del borgo gallurese.
Si partirà dalla chiesa di San Salvatore, che risale al XVII secolo, passando per quella di Santa Croce. Dopo aver percorso la salita di via Santo Spirito si arriva al complesso in cui si trovano la parrocchia dello Spirito Santo del XII secolo, dove all’interno si trova il dipinto di Marghinotti raffigurante la Pentecoste, e il Santuario dei Santi Cosma e Damiano, costruito nel 1500 in seguito alla peste che colpì il borgo: Cosma e Damiano erano due gemelli, un farmacista e un medico, che vennero decapitati durante la persecuzione dei cristiani. Ancora oggi il santuario è meta per visitatori che desiderino adempiere a un voto.