Fsp – Ora il taser è in 113 città
Fsp – Ora il taser è in 113 città – Al 30 aprile 50 casi di utilizzo, nella metà è bastato mostrarlo. Ma questo governo non ha la visione comune per affrontare il tema delle tutele normative”.
Fsp – Ora il taser è in 113 città- Sono 4.482 i taser distribuiti in 113 città italiane dove, da metà marzo a fine aprile, l’arma a impulsi elettrici è stata utilizzata “50 volte con risultati straordinari, perché nella metà dei casi è bastato mostrarlo”.Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, relatore oggi al convegno di Fsp Polizia a Padova sul tema “La tutela delle forze di Polizia. Aspetti tecnici e legislativi”, ha snocciolato questi dati con soddisfazione rimarcando l’impegno profuso per quanto attiene alle tutele “operative” per le forze dell’ordine, giacchè era il lontano 2014, ha riepilogato, quando venne “introdotto l’emendamento per prevedere la sperimentazione del taser. Si è fatta tanta confusione – ha aggiunto Molteni -, si è perso tempo, l’introduzione effettiva è avvenuta solo il 14 marzo di quest’anno.
Ma ora sono 113 le città in cui è adoperato il taser, e i risultati sono clamorosi, e va detto soprattutto ai detrattori di questo strumento.
Al 30 di aprile sono stati 50 i casi di utilizzo, e la metà delle volte è stato sufficiente mostrarlo.
L’effetto di deterrenza emerge in modo chiaro, e va sottolineato che si tratta di uno strumento di difesa, non è di violenza ma di sicurezza”.
Ma per il sottosegretario “4482 strumenti a disposizione sono comunque pochi. E stiamo lavorando per poter acquistare altre armi a impulsi elettrici, affinché anche le specialità della Polizia possano averle”.
Molteni ha voluto precisare che per lui ci sono tre grandi temi di tutela degli operatori della sicurezza: tutela legale, tutela operativa (che passa soprattutto per taser e bodycam), e tutela normativa.
“Il discorso della tutela normativa va ripreso – ha sottolineato -, e serve una visione politica che vada nella direzione di proteggere dalle violenze, perché 2.665 aggressioni all’anno, 7 al giorno, 1 ogni 3 ore sono inaccettabili”.
“Io non credo – ha aggiunto – che questo governo abbia una visione comune per affrontare anche il tema delle tutele normative, ma mi auguro che un prossimo governo, che sia di centrodestra o di centrosinistra, prenda in considerazione questi temi”.
Altre questioni di assoluta urgenza, per Molteni, sono quelle della tutela legale, “su cui abbiamo fatto un grande sforzo – ha detto – mettendo 10 milioni di euro a disposizione, ma anche io credo che la valutazione di congruità delle spese da rimborsare debba essere superata”. “Oggi abbiamo 99.000 poliziotti – ha detto -.
Prima della Madia erano 210.000, abbiamo l’età media più alta d’Europa, e operatori che soffrono stati di disagio e malessere.
Da qui al 2030 ci saranno più di 40.000 poliziotti che andranno in pensione, e ciò vuol dire che avremo la metà degli operatori in servizio.
Intervenire sugli organici è indispensabile e urgente con un vero ‘piano Marshall’. O questo paese capisce che sulla sicurezza si deve investire, perché la domanda di sicurezza non fa che montare – ha concluso -, o avrà grandi difficoltà”.