Sardegna, caro Gasolio: domani i rappresentanti di Ruote Libere saranno ricevuti dal Prefetto e dall’ Assessorato ai trasporti
I rappresentanti di Ruote Libere domani dal Prefetto e dall’Assessorato ai Trasporti:22 giugno 2022 – Da una parte il costo del gasolio salito di nuovo in tutta Italia, già ben oltre i 2 euro al litro, dall’altra la realtà peculiare degli autotrasportatori sardi che, così come gli agricoltori e i pescatori, devono fare i conti con costi del carburante storicamente tra più alti d’Italia e con il problema legato alla continuità delle merci e quindi al caro traghetti.
Sono questi i temi oggetto dell’incontro che l’associazione Ruote Libere avrà domani, giovedì 23 giugno, col Prefetto di Cagliari, dottor Gianfranco Tomao e con i tecnici dell’Assessorato regionale ai trasporti guidato da Giorgio Todde.
“Ringraziamo il Prefetto e l’Assessorato per aver risposto positivamente alla nostra richiesta – affermano la presidente di Ruote Libere Cinzia Franchini e Piero Muscas, referente di Ruote Libere Sardegna -.
L’incremento del costo del carburante sta costringendo molte aziende dell’autotrasporto, ulteriormente penalizzate dalla totale liberalizzazione che ha riguardato il settore e che ha reso di fatto carta straccia le vecchie licenze, a scegliere tra lavorare in perdita o chiudere definitivamente i battenti.
La riduzione lineare delle accise è certamente positiva e anzi, chiediamo al Governo che venga estesa a tutto il 2022 consentendo però, differentemente da quanto avviene ora, alle aziende che dispongono di autocarri Euro V e VI di poter contare sulla riduzione ordinaria delle accise così come avviene in altri paesi d’Europa.
Tutto questo però non basta. Nell’immediato è necessario fissare un tetto massimo al costo del carburante almeno fino a fine anno. Un prezzo per il gasolio che non può superare 1,60 euro al litro in linea con il costo medio del 2021.
Una azione mirata a scongiurare anche derive illegali dovute alla commercializzazione e all’utilizzo di gasolio il cui prezzo ridotto è frutto di meccanismi distorti di evasione di accise ed Iva”.
“La stagione estiva è, come ben sappiamo, essenziale per la sostenibilità dell’intera economia sarda – chiudono Muscas e Franchini -.
Occorre a tutti i costi evitare da un lato l’autentico rischio di collasso a cui le imprese, in assenza di aiuti, vanno incontro, dall’altro scongiurare azioni di protesta di chi strumentalmente, per altri fini, da sempre sfrutta il malcontento e la cui attività, che noi abbiamo ripetutamente censurato e che continuiamo senza indugio a fare, potrebbe portare a meccanismi ulteriormente destabilizzanti”.